🔴 Lecce, operaio muore folgorato in cantiere


LECCE – Tragedia in un cantiere di via Vecchia Frigole: un operaio di 67 anni, di origine albanese ma residente da anni nel Salento, ha perso la vita folgorato mentre lavorava alla costruzione di un muretto a secco.

Secondo le prime ricostruzioni, il braccio di una pompa avrebbe urtato i cavi dell’alta tensione, investendo l’uomo con una scarica elettrica. Nonostante i tentativi di rianimazione, ogni soccorso si è rivelato vano.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e personale dello Spesal. La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.

La Uil di Lecce, unitamente alla Feneal, categoria che rappresenta i lavoratori del settore edile, esprime profondo cordoglio per la tragica morte dell’operaio di 67 anni rimasto folgorato questa mattina in via Vecchia Frigole, mentre era al lavoro in un cantiere edile, impegnato nella realizzazione di un muretto a secco.

«Siamo sconvolti per l’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce la nostra comunità. Alla famiglia della vittima vanno la nostra più sincera vicinanza e solidarietà. Ogni vita spezzata sul lavoro rappresenta una sconfitta per tutti», dichiarano Mauro Fioretti e Salvatore Listinge, rispettivamente coordinatore territoriale della UIL di Lecce e segretario generale della Feneal Uil Lecce. «Ãˆ necessario fare piena chiarezza sulle cause dell’incidente – aggiungono - e accertare con rigore se tutte le misure di sicurezza previste siano state rispettate. La sicurezza non può essere considerata un costo, ma un investimento imprescindibile. Servono controlli più efficaci, formazione continua e un impegno concreto da parte di istituzioni e imprese per garantire che nessuno rischi la vita per lavorare».

«UIL e Feneal – concludono – continueranno a battersi con determinazione nella campagna Zero Morti sul Lavoro, affinché queste tragedie non restino solo numeri e notizie di cronaca, ma diventino il motore di un cambiamento reale e duraturo nella cultura della prevenzione e della sicurezza».