Scontro frontale tra Meloni e Schlein al congresso Pse: tensione politica alle stelle
ROMA – Nuovo capitolo nello scontro tra Governo e opposizione: la premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, si sono fronteggiate duramente dopo le dichiarazioni della leader dem al congresso del Partito del Socialismo Europeo (Pse) ad Amsterdam.
Dal palco dell’evento, Schlein ha attaccato l’esecutivo definendolo “estrema destra al potere che taglia spesa pubblica, sanità e scuola, blocca le proposte sul salario minimo e alimenta solo odio e propaganda. Quando l’estrema destra governa, libertà e democrazia sono a rischio”.
Le parole della segretaria dem hanno scatenato una reazione immediata e dura da parte della premier Meloni, che ha replicato definendo le affermazioni di Schlein “puro delirio” e accusandola di diffondere falsità e gettare ombre inaccettabili sull’Italia. “Da parlamentare e leader di partito, dovresti rappresentare e aiutare la Nazione”, ha aggiunto la premier.
Il botta e risposta ha acceso il dibattito politico, con le opposizioni che hanno parlato di “vittimismo e reazioni sproporzionate” da parte del Governo, mentre il centrodestra ha difeso la linea dell’esecutivo, accusando Schlein e il Pd di “attacchi strumentali e delegittimazione dell’Italia”.
Il clima politico interno è ulteriormente complicato dalle tensioni all’interno del fronte progressista: Chiara Appendino ha annunciato le proprie dimissioni da vicepresidente del Movimento 5 Stelle, motivando la scelta con la volontà di mantenere “mani libere e identità forte”. La decisione ha alimentato critiche interne al M5S, con il leader Giuseppe Conte finito nel mirino di una parte del movimento per il suo rapporto politico con il Pd.
Lo scontro tra Meloni e Schlein evidenzia così la crescente polarizzazione della scena politica italiana, dove le tensioni tra Governo e opposizione si intrecciano con le questioni interne ai partiti, in un clima di forte instabilità e dibattito acceso.