L’altoatesino ha mostrato una superiorità netta in ogni fase del gioco: più potente, più rapido, più preciso. Il match si è acceso subito, con il serbo costretto sulla difensiva fin dai primi scambi. Sul 2-1, Nole ha tentato il serve and volley per cambiare ritmo, ma Sinner ha risposto con freddezza e conquistato il break decisivo del primo set.
Jannik ha tenuto un ritmo altissimo al servizio, concedendo pochissimo: percentuali da record e turni di battuta rapidi che hanno lasciato il suo avversario senza riferimenti. Un solo break è bastato per chiudere il parziale iniziale in poco più di mezz’ora.
Nel secondo set Djokovic ha cercato di reagire, ma la pressione costante di Sinner da fondo campo lo ha travolto. Il serbo ha perso subito il servizio e, sul 3-1, ha ceduto nuovamente il turno di battuta. Le prime due palle break del match per Nole sono arrivate solo sul 4-1, ma l’italiano le ha annullate con grande personalità .
In poco più di un’ora, Sinner ha messo il sigillo su una semifinale dominata, conquistando la sua terza vittoria stagionale contro Djokovic e l’accesso alla finale con una prestazione da numero uno.