Sparatoria a Barletta: ferito Giuseppe Di Bari, esponente del Comitato di Zona 167. Ferma condanna del PD: “Colpita la città intera”
BARLETTA – Paura nella serata di venerdì a Barletta, dove si è verificata una sparatoria in via Leonardo da Vinci, alla periferia ovest della città. Il bilancio è di un ferito: Giuseppe Di Bari, noto esponente del Comitato di Zona 167, raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco nei pressi di un bar della zona.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato colpito al polpaccio da un individuo che avrebbe esploso sette colpi di pistola, uno dei quali lo avrebbe raggiunto mentre si accingeva a chiudere la sede del comitato dei residenti di quartiere.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato Di Bari all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Presenti anche la Polizia Locale, i Carabinieri e gli agenti del Commissariato di Polizia cittadino. Sono tuttora in corso i rilievi e le indagini per ricostruire la dinamica e individuare il responsabile dell’agguato.
L’episodio ha destato sconcerto e indignazione in città, soprattutto per la figura della vittima, da anni impegnata nel volontariato civico e nella difesa dei diritti dei cittadini delle periferie.
In una nota congiunta, il segretario del PD Puglia Domenico De Santis e il commissario del PD Bat, senatore Dario Parrini, hanno espresso vicinanza e solidarietà a Di Bari, condannando duramente l’accaduto:
“Quanto accaduto a Barletta stasera è grave e allarmante perché oltre a essere stato ferito un uomo, probabilmente per il suo impegno per la legalità, per i diritti dei cittadini e delle periferie, è stata ferita, ancora una volta, la città intera di Barletta.
Siamo vicini a Giuseppe Di Bari, a lui va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà.
Siamo fiduciosi nel lavoro degli investigatori, guidati dal Questore Alfredo Fabbrocini e coordinati dalla Procura di Trani.
Tutte le istituzioni devono alzare la testa e rispondere con fermezza a quanto accaduto, senza accettare intimidazioni. Barletta non può essere ferita in questo modo. Questa città merita una volta per tutte una risposta forte alla violenza e alla criminalità.”
L’indagine, ora nelle mani della Procura di Trani, proseguirà per fare piena luce sull’episodio e accertare eventuali collegamenti con l’impegno civile e sociale della vittima.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato colpito al polpaccio da un individuo che avrebbe esploso sette colpi di pistola, uno dei quali lo avrebbe raggiunto mentre si accingeva a chiudere la sede del comitato dei residenti di quartiere.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato Di Bari all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Presenti anche la Polizia Locale, i Carabinieri e gli agenti del Commissariato di Polizia cittadino. Sono tuttora in corso i rilievi e le indagini per ricostruire la dinamica e individuare il responsabile dell’agguato.
L’episodio ha destato sconcerto e indignazione in città, soprattutto per la figura della vittima, da anni impegnata nel volontariato civico e nella difesa dei diritti dei cittadini delle periferie.
In una nota congiunta, il segretario del PD Puglia Domenico De Santis e il commissario del PD Bat, senatore Dario Parrini, hanno espresso vicinanza e solidarietà a Di Bari, condannando duramente l’accaduto:
“Quanto accaduto a Barletta stasera è grave e allarmante perché oltre a essere stato ferito un uomo, probabilmente per il suo impegno per la legalità, per i diritti dei cittadini e delle periferie, è stata ferita, ancora una volta, la città intera di Barletta.
Siamo vicini a Giuseppe Di Bari, a lui va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà.
Siamo fiduciosi nel lavoro degli investigatori, guidati dal Questore Alfredo Fabbrocini e coordinati dalla Procura di Trani.
Tutte le istituzioni devono alzare la testa e rispondere con fermezza a quanto accaduto, senza accettare intimidazioni. Barletta non può essere ferita in questo modo. Questa città merita una volta per tutte una risposta forte alla violenza e alla criminalità.”
L’indagine, ora nelle mani della Procura di Trani, proseguirà per fare piena luce sull’episodio e accertare eventuali collegamenti con l’impegno civile e sociale della vittima.
