Bari, prende il via il Collettivo Piccinni: cittadini e artisti insieme per ripensare il teatro
BARI – Un consiglio comunale dedicato al teatro. È con questa immagine simbolica che sabato 8 novembre, alle 17.30, nell’Aula Consiliare del Comune di Bari (Corso Vittorio Emanuele II, 84), prende ufficialmente avvio il Collettivo Piccinni, progetto partecipativo promosso dall’Assessorato alle Culture del Comune di Bari e ideato da Puglia Culture nell’ambito della Stagione teatrale 2025/26.
Un laboratorio di cittadinanza culturale
A cura della compagnia VicoQuartoMazzini (Michele Altamura e Gabriele Paolocà , Premio Ubu 2024) insieme a Francesco D’Amore, il Collettivo rappresenta una delle principali novità della stagione teatrale “UMANO COLLETTIVO / ARTERIE”.
Nasce come spazio di confronto e partecipazione, aperto a cittadini, studenti, universitari e rappresentanti di realtà associative selezionati tramite una call pubblica.
Obiettivo: trasformare il Teatro Piccinni in un laboratorio di pensiero condiviso, dove discutere, osservare e restituire alla città nuovi punti di vista sul teatro e sulla società .
Durante la prima convocazione, i partecipanti saranno chiamati – proprio come in un vero consiglio comunale – a dibattere e deliberare sui temi e sui linguaggi della stagione teatrale, in presenza dell’assessora alle Culture del Comune di Bari.
Un percorso tra formazione e creazione condivisa
Nel corso dei prossimi mesi, i membri del Collettivo seguiranno gli spettacoli in programma, parteciperanno a sessioni laboratoriali e contribuiranno alla redazione di un Manifesto culturale finale, esito del dialogo tra pubblico, artisti e istituzioni.
“Il teatro è un gioco serio – spiegano Altamura, Paolocà e D’Amore –: un luogo dove rigore e divertimento vanno di pari passo. Con il Collettivo Piccinni vogliamo costruire una comunità di spettatori attivi, che non si limita ad assistere ma partecipa, discute, propone e immagina insieme nuove forme di convivenza civile”.
Con questa prima tappa, la stagione “UMANO COLLETTIVO / ARTERIE” entra nel vivo del suo percorso di diffusione culturale e rigenerazione urbana, portando il teatro fuori dal palco e dentro il cuore della città .
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