Bari, primo caso del decreto sicurezza: 21enne rischia 2 anni e 6 mesi per aggressione a poliziotti durante corteo pro-Palestina
BARI – È il primo caso a Bari legato al decreto sicurezza che prevede pene fino a cinque anni per chi causa lesioni alle forze dell’ordine. Un 21enne, arrestato a giugno in flagranza differita, rischia una condanna a 2 anni e 6 mesi per la presunta aggressione a due poliziotti della Digos durante un corteo pro-Palestina.
Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe dapprima lanciato un fumogeno acceso ai piedi di uno degli agenti, per poi raccoglierlo e puntarlo al volto dei due poliziotti, provocando rossore cutaneo ed eritema a guancia e collo (prognosi 10 giorni) a un agente e iperemia congiuntivale all’altro (prognosi 3 giorni). Entrambi furono costretti a recarsi al San Paolo per ricevere cure.
Il 21enne avrebbe inoltre minacciato i poliziotti e un dirigente presente al corteo, arrivando a bruciare la giacca di quest’ultimo.
Gli investigatori, grazie alle immagini del corteo, identificarono il ragazzo, incensurato, e lo arrestarono due giorni dopo con le accuse di lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e lancio illegittimo di fumogeno. Durante l’udienza, il 21enne ha negato ogni addebito. Due giorni dopo l’arresto, il gip dispose la remissione in libertà , ritenendo che non vi fossero esigenze cautelari.
Il giovane ha scelto il rito abbreviato. La Procura ha chiesto la condanna, mentre la difesa ha invocato l’assoluzione. Il processo è stato rinviato al 18 novembre per le repliche e la sentenza.
