Bari ricorda Benedetto Petrone nel 48° anniversario del suo omicidio


BARI - Questa mattina, in occasione del 48° anniversario dell’omicidio di Benedetto Petrone, l’amministrazione comunale di Bari ha ricordato il giovane militante comunista, ucciso da una squadraccia fascista, con la deposizione di una corona di fiori in via Benedetto Petrone e, a seguire, presso la lapide commemorativa in piazza Libertà.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Bari Vito Leccese, i familiari, tra cui la sorella di Benedetto, Porzia Petrone, le presidenti dei Municipi I e IV, Annamaria Ferretti e Maria Chiara Addabbo, la presidente della sezione ANPI di Bari, Rosaria Lopedote, e rappresentanti del Comitato XXVIII Novembre e del coordinamento antifascista (ANPI, ARCI, CGIL, Libera, UDU, Uds e Zona Franka).

Il sindaco Leccese ha sottolineato l’importanza della memoria storica:

“Bari ha saputo essere cerniera e baluardo in uno dei momenti più decisivi per la nostra Nazione: la lotta di Resistenza e la liberazione dalla tirannia nazifascista. Il nostro impegno civico oggi non può prescindere dalla viva memoria di questa pagina storica e, in particolare, di persone come Benedetto Petrone. Ricordiamo la sua figura non solo come vittima di un brutale omicidio ma come martire laico di una Repubblica ancora in formazione. Il suo sacrificio impone a tutti noi di coltivare con vigilanza e coraggio i principi della nostra Costituzione contro ogni deriva autoritaria”.

Porzia Petrone ha rivolto un messaggio ai giovani:

“Vedere qui tutte queste persone significa che dopo 48 anni la sua storia non è stata dimenticata. I giovani rappresentano il nostro domani e sono loro a dover raccogliere il testimone del messaggio portato da Benedetto”.

L’evento ha rappresentato un momento di riflessione sulla memoria storica e sul valore della democrazia, ribadendo l’importanza di ricordare le vittime della violenza neofascista e di continuare a difendere i principi fondamentali della Repubblica.