Con “Salpiamo” cinque ragazzi tarantini scoprono il “Mare Dentro”


TARANTO
– Cinque ragazzi tarantini, in carico all’Ufficio Servizio Sociale Minorenni del Ministero della Giustizia (USMM), si preparano a vivere un’esperienza unica tra sport, formazione e crescita personale: dalla prossima settimana parteciperanno come equipaggio al Campionato Autunnale di Vela d’altura “Città di Taranto” 2025, organizzato dalla Lega Navale e dalla Marina Militare.

I giovani, di età compresa tra i 16 e i 20 anni, stanno completando gli allenamenti in mare nell’ambito del progetto “Mare Dentro 2025”, realizzato dall’Ets-Aps Salpiamo in collaborazione con Ondabuena Academy e con il supporto della Fondazione Taranto 25 Aps.

Il gruppo parteciperà al campionato a bordo di un’imbarcazione classe Mini altura sport boat J24, guidati dallo skipper professionista e istruttore federale pluridecennale Giovanni De Pasquale, vicepresidente di Salpiamo, e da Jonathan D’Angiulli, maestro di vela solidale che segue gli allenamenti preparatori.

Annunciando l’iniziativa, il presidente di Salpiamo Umberto Di Toppa ha spiegato che «il progetto “Mare Dentro 2025” mira a promuovere la crescita e la responsabilizzazione dei giovani, insegnando il rispetto delle regole e dell’altro. Il mare, come la vita, ha le sue regole: vivere a bordo, condividere gli spazi e fare parte di un equipaggio aiuta a mettersi in gioco e sviluppare nuove prospettive sul proprio vissuto personale».

Di Toppa ha inoltre sottolineato l’importanza dell’esperienza collettiva: «Il mare insegna armonia, tolleranza, comprensione e corresponsabilità. L’equipaggio diventa una vera comunità educante, dove fiducia e rispetto sono strumenti fondamentali per contrastare la cultura della violenza e dell’illegalità».

Per i ragazzi, le uscite in mare rappresentano anche un’importante opportunità sportiva e formativa, con possibili sviluppi futuri nel mondo dell’agonismo velico. «Lo sport velico agonistico – ha detto Giovanni De Pasquale – offre occasioni di riscatto personale e sociale, ma anche opportunità professionali: appassionandosi alla vela e alle regate, i ragazzi potrebbero diventare skipper professionisti e lavorare su imbarcazioni da regata o da crociera in tutto il mondo».

Il progetto, rivolto a minori inviati dal Tribunale per i minorenni di Taranto, è finanziato dalla Regione Puglia (L.R. 33/06) e si conferma un esempio di integrazione tra sport, educazione e inclusione sociale sul territorio tarantino.