Crisi a Palazzo di Città: il PD denuncia il centrodestra e chiede chiarezza


BRINDISI – «Il centrodestra si sgretola e la città è ferma. Siamo ai titoli di coda dell’amministrazione comunale». È il duro commento del Partito Democratico di Brindisi, che interviene a seguito dell’ultimo Consiglio comunale, segnato da tensioni interne alla maggioranza di centrodestra.

Secondo il PD, la discussione sui tempi e sulle modalità della presentazione di una semplice variazione di bilancio è stata il pretesto per far emergere contrasti profondi all’interno della maggioranza, fino all’annuncio di una possibile mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale. Un episodio che, sottolinea il partito, non è un dettaglio tecnico, ma il sintomo di una coalizione incapace di governare in modo coerente.

«Da mesi Brindisi assiste a delibere annunciate e poi ritirate, cantieri e opere pubbliche al centro di polemiche e verifiche della magistratura contabile. Il Consiglio comunale si trasforma in un ring interno al centrodestra, più occupato a misurare pesi e quote di potere che a governare la città», si legge nel comunicato. I dossier più importanti – dall’utilizzo delle risorse del PNRR allo sviluppo del porto, dalla transizione energetica ai servizi sociali – restano bloccati, mentre la crisi economica colpisce il tessuto industriale locale.

Il PD chiede al sindaco e alle forze di centrodestra di «dire chiaramente se questa maggioranza esiste ancora e se è in grado di governare, e se non lo è, prenderne atto senza scaricare il prezzo delle loro divisioni sulla città». Il partito rivendica la propria serietà e responsabilità, affermando di aver sempre lavorato dall’opposizione per proporre soluzioni concrete e tutelare gli interessi dei cittadini.

«Brindisi merita un governo stabile, competente, capace di programmare e decidere, che rimetta al centro lavoro, sviluppo, giustizia sociale, ambiente e il rispetto dei cittadini e delle Istituzioni», conclude il PD, definendo la maggioranza di centrodestra «inaffidabile e impreparata alle sfide che impone il governo cittadino» e invitando alla costruzione di «una prospettiva di governo seria, credibile e all’altezza della città».