Il canto di Edipo risuona in grecanico: Alessandro Serra porta in scena la tragedia del mito al Teatro Piccinni di Bari

ph_Alessandro Serra

BARI – Il mito di Edipo torna a vivere in una lingua perduta. Dal 19 al 23 novembre il Teatro Piccinni di Bari ospita, in esclusiva regionale, Tragùdia – Il canto di Edipo, la nuova creazione di Alessandro Serra, tra i registi italiani più visionari e riconosciuti a livello internazionale.

L’opera, prodotta da Sardegna Teatro, Teatro Bellini, ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Teatro Due Parma, in collaborazione con Compagnia Teatropersona e I Teatri di Reggio Emilia, è reduce dal successo internazionale al 64° International Theater Festival MESS di Sarajevo, dove ha conquistato ben quattro riconoscimenti: il “Golden Laurel Wreath Award” Grand Prix per il miglior spettacolo, il premio per la miglior regia ad Alessandro Serra, quello per la miglior interprete a Chiara Michelini e il “Sound of MESS” per il miglior uso del suono in teatro.

La lingua del mito

“Il linguaggio è ciò che vogliamo dire”, scriveva Italo Calvino. Da questa riflessione nasce il lavoro di Serra, che costruisce uno spettacolo in bilico tra rito e poesia, dove la parola diventa materia viva e il teatro un atto di conoscenza collettiva.
Per restituire alla tragedia sofoclea la sua forza originaria, Serra sceglie di far parlare Edipo in grecanico, un idioma arcaico che ancora sopravvive in alcune comunità della Magna Grecia. “L’italiano tende ad abbassare il tragico a un fatto drammatico – spiega il regista –. Il grecanico, invece, conserva la musicalità e la potenza ancestrale del mito”.

Nel racconto di Serra, Edipo non è soltanto l’eroe colpevole e accecato, ma l’uomo che trova il coraggio di guardare dentro l’abisso e riconoscersi. Privato della vista esteriore, conquista una nuova visione interiore. È un eroe contemporaneo che attraversa la disgregazione della città e dell’identità per approdare alla consapevolezza e alla liberazione finale.

Il cast e la scena

Sul palco Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini e Felice Montervino.
La drammaturgia sonora, curata da Bruno de Franceschi, accompagna lo spettatore in un paesaggio acustico ipnotico e avvolgente. Luci, costumi e scenografie sono firmati dallo stesso Serra. La traduzione in grecanico è di Salvino Nucera, con la collaborazione di Chiara Michelini ai movimenti di scena, Stefano Bardelli alle luci e Serena Trevisi Marceddu ai costumi.

Gli appuntamenti collaterali

In occasione delle repliche baresi di Tragùdia, la città accoglie un programma di eventi che intrecciano formazione, arte e partecipazione.
Giovedì 20 novembre, alle 13.10, all’Officina degli Esordi si terrà “Soffiare sulle ceneri per riattivare il fuoco”, incontro del progetto DAMS OFF con la partecipazione di Alessandro Serra, guidato dalla professoressa Silvia Mei.
Venerdì 21 novembre, dalle 10 alle 12 al Teatro Piccinni, è previsto il laboratorio “Dal palcoscenico alla platea” con gli studenti della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Bari, curato dalla professoressa Porziana M. Catalano.
A chiudere il ciclo sarà Portami con te!, domenica 23 novembre alle 17.30 nella Sala Consiliare del Comune di Bari, laboratorio teatrale a cura di Spine Bookstore con attività per bambini e famiglie.

Un rito collettivo

Tragùdia – Il canto di Edipo si presenta come un’esperienza immersiva e rituale, un viaggio nel tempo e nel linguaggio che restituisce al mito la sua forza sacra e poetica. Uno spettacolo che unisce memoria, parola e suono, trasformando il teatro in un atto di ascolto e di visione interiore.

📅 Date: dal 19 al 23 novembre 2025
📍 Luogo: Teatro Piccinni, Bari
🎟️ Prenotazioni: forms.gle/vy1iQ17NnA9TusU37
📸 Foto ufficiali: drive.google.com/drive/folders/1WmklRZUWY2dHjWSrBeUDEgJwAQVGYPzL
🔗 Info: pugliaculture.it/evento/tragudia