Immigrazione, Salvini da Bari: “Fuori dalle palle chi non rispetta la nostra cultura”
BARI – Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, è intervenuto oggi a Bari in occasione di un incontro elettorale del partito in vista delle elezioni regionali. Davanti a militanti e amministratori locali, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilanciato i principali temi della linea di governo: pace fiscale, riforma della giustizia, sicurezza, infrastrutture e politiche per la casa e la mobilità.
“C'è la pace fiscale nella legge di bilancio, le rate si potranno pagare da luglio del prossimo anno – ha dichiarato – ma stiamo lavorando per allargare ancora di più la platea, includendo anche chi ha accertamenti in corso”.
Migranti e identità nazionale
Nel corso del comizio del centrodestra a sostegno di Luigi Lobuono, candidato alle regionali, Salvini ha affrontato anche il tema dell’immigrazione.
“L’Europa sta permettendo a troppi immigrati, soprattutto islamici, di entrare in Italia e di distruggere il nostro tessuto sociale, valoriale ed economico”, ha affermato. “Il problema non è la fede – ha aggiunto – ma il rispetto della nostra cultura, dei nostri simboli, della nostra religione e della nostra Costituzione. Chi non è disposto a farlo, torni da dove è venuto”.
La manovra economica
Sul fronte economico, Salvini ha definito la legge di bilancio “una buona manovra, ma migliorabile”.
“La priorità è la liberazione di milioni di italiani ostaggio dell’Agenzia delle Entrate. Fare un patto di fiducia, con rate uguali e senza tassa di ingresso, permetterà a tanti di pagare e allo Stato di incassare. Rottamare le cartelle è la vita vera, non la patrimoniale. Non è tempo di nuove tasse, ma di tagliarle”.
Green Deal e industria europea
Intervenendo in collegamento da Milano al convegno per i dieci anni di Confcommercio Mobilità, il ministro ha attaccato duramente il Green Deal europeo, definendolo “un enorme abbaglio, se non una truffa”.
“Va azzerato e fermato chiedendo scusa – ha detto –. È stata una follia guidata dai tedeschi e accettata da Bruxelles, con la complicità di parlamentari italiani che non sapevano neppure cosa stavano votando”.
Salvini ha quindi invitato a “ripensare il modello di sviluppo” per evitare “licenziamenti, chiusure e delocalizzazioni” nel settore automobilistico: “L’Europa rischia di restare un vaso di coccio tra Stati Uniti e Cina”.
Giustizia e riforme istituzionali
Sulla giustizia, il leader leghista ha ribadito la necessità di introdurre la responsabilità personale dei giudici: “La riforma sarà compiuta solo quando chi sbaglia sulla pelle delle persone ne risponderà in prima persona”.
Quanto al referendum sulle riforme istituzionali, Salvini ha previsto che “la sinistra se ne inventerà di cotte e di crude pur di vincerlo”.
Interrogato poi sulle recenti polemiche storiche e politiche, ha precisato: “Il fascismo è stato sconfitto dalla storia. Il dibattito lo lascio agli storici, io penso al futuro”.