Quindicenne muore dopo una brutale violenza in falegnameria: orrore in Turchia
Un episodio di violenza inaudita ha sconvolto il distretto di Bozova, nella provincia di Åžanlıurfa, in Turchia. Muhammad Kendirci, un ragazzo di 15 anni che lavorava come apprendista in una falegnameria, è morto il 19 novembre 2025 dopo cinque giorni di agonia in ospedale, in seguito a un’aggressione definita dai suoi stessi autori come un “semplice scherzo”.
La brutale aggressione
L’incidente risale al 14 novembre 2025. Secondo le ricostruzioni, due colleghi più grandi hanno immobilizzato il ragazzo, legandogli le mani, gli hanno abbassato con la forza i pantaloni e gli hanno introdotto nel retto un tubo collegato a un compressore ad aria. La violenza del getto ha provocato la rottura dell’intestino e gravi lesioni interne.
Trasportato immediatamente all’Harran University Research and Application Hospital, il giovane è stato sottoposto a cure urgenti, ma le ferite riportate erano troppo gravi. Dopo cinque giorni in condizioni disperate, il suo cuore ha smesso di battere.
Le indagini e gli sviluppi giudiziari
Uno degli aggressori, Habip Haksoy, era stato inizialmente rilasciato con l’obbligo di firma e altre misure cautelari, ma in un secondo momento è stato arrestato. Le autorità turche non hanno ancora reso note le accuse formali nei confronti di lui e dell’altro responsabile. La vicenda ha scatenato indignazione pubblica e richieste di giustizia da parte della comunità locale e dall’opinione pubblica nazionale.
Un Paese sotto shock
Il caso ha riacceso il dibattito sulla tutela dei minori nei luoghi di lavoro e sulla violenza nelle realtà artigianali e industriali dove spesso gli adolescenti vengono impiegati come apprendisti. Familiari, associazioni e cittadini chiedono pene severe e controlli più rigorosi per prevenire tragedie simili.
