“Volti del dono”: la Puglia celebra l’altruismo dei suoi donatori
BARI – Uno, cento, 139 volti del dono: storie di generosità, altruismo e impegno che ogni giorno salvano vite. Nell’Auditorium Arcobaleno di Bari si è svolta oggi la cerimonia di consegna del Premio “Il volto del dono”, istituito dalla Regione Puglia in collaborazione con ASL Bari, Policlinico di Bari ed Ente Ecclesiastico “Miulli”.
L’iniziativa ha voluto riconoscere l’impegno di donatori e donatrici di sangue e midollo osseo, veri protagonisti della rete trasfusionale pugliese, che con costanza e generosità contribuiscono alla salute di migliaia di pazienti, tra emergenze, interventi chirurgici, trapianti e terapie complesse.
«La Puglia è tra le prime regioni d’Europa nei trapianti cardiaci, un risultato possibile solo grazie alle donazioni – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia –. Oggi premiamo chi ogni giorno compie gesti di solidarietà concreti e indispensabili».
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al presidente della Regione, Luigi Fruscio, direttore generale ASL Bari; Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari; Luigi de Stefano per l’Ospedale “Miulli”, insieme ai referenti regionali Angelo Ostuni e Antonella Caroli. Presenti anche rappresentanti delle associazioni di donatori AVIS, FIDAS, FRATRES e ADMO, volontari e coordinatori dei servizi trasfusionali del territorio.
Storie di generosità
Tra i premiati, figure simbolo della dedizione al dono:
- Enrico De Lillo (AVIS Bari): con 326 donazioni, incarna la costanza silenziosa che salva vite.
- Maria Vita Rosa Stea (FIDAS Gioia del Colle): 284 donazioni tra sangue, plasma e piastrine; fondatrice di FIDAS Gioia del Colle e presidente ADMO Puglia ETS, insignita di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
- Don Mimmo Natale (FRATRES Acquaviva delle Fonti): 127 donazioni dal 1986, unisce fede e solidarietà concreta.
- Francesco Fiorenza (FRATRES Bitetto): 18 anni e già giovane promessa del dono.
- Simone Ranieri (FRATRES Bari): 22 anni e 22 donazioni, continua la tradizione familiare.
- Lello Dilillo (ADMO Bari): ha donato midollo osseo per un bambino inglese di un anno.
- Giuseppe Ripa (ADMO Gioia del Colle): a soli 20 anni ha donato cellule staminali emopoietiche, simbolo della nuova generazione solidale.
Numeri e impatto del dono in provincia di Bari
La provincia di Bari conta circa 38.151 donatori, pari al 33,6% dei donatori pugliesi, con un incremento della produttività media per donatore: le procedure di sangue intero sono passate da 53.848 a 55.979 (+3,9%), mentre le procedure di aferesi sono aumentate del 13,3%, passando da 5.722 a 6.481 nel 2024.
La rete dei oltre 20 punti di raccolta tra ospedali, sedi associative e unità mobili, coordinata dal Centro Regionale Sangue e dall’ASL Bari, garantisce copertura capillare su tutto il territorio metropolitano e provinciale. Il Centro di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Bari rappresenta il principale polo per raccolta, lavorazione e distribuzione degli emocomponenti ed è centro di riferimento regionale per la donazione di cellule staminali periferiche.
La donazione di midollo osseo è anch’essa in crescita: oltre 1.100 nuovi iscritti al Registro Donatori Midollo Osseo (IBMDR) nel primo trimestre 2025, confermando l’attenzione e la sensibilità dei giovani verso la cultura del dono.
Un riconoscimento che unisce cittadini e sanità
«Dietro ogni sacca di sangue c’è una persona che ha scelto di donare parte di sé per gli altri – ha sottolineato Luigi Fruscio –. È un gesto di straordinaria umanità che restituisce il senso di comunità e fiducia. Il dono diventa cura, salute e, spesso, vita».
Il Premio “Il volto del dono” celebra quindi l’altruismo quotidiano, valorizzando chi, con gesti concreti, rende possibile una sanità più efficiente, vicina e solidale.

