A Bari prende il via stradAbile, il progetto nazionale di Fondazione Unipolis


BARI - È stato presentato questa mattina presso la Casa delle Culture di Bari stradAbile, il progetto nazionale promosso da Fondazione Unipolis – la fondazione d’impresa di Unipol – per rendere la mobilità uno strumento di autonomia, dignità e partecipazione. Bari è una delle nove città coinvolte in tutta Italia insieme a Milano, Torino, Brescia, Bolzano, Modena, Parma, Roma e Catania.

Sviluppato in collaborazione con UNHCR - Agenzia ONU per i Rifugiati, UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica), UISP – Sport per Tutti e i Consigli Regionali Unipol (CRU), stradAbile promuove l’educazione alla sicurezza stradale e l’accesso alla patente come leve di inclusione e appetibilità professionale.

64 beneficiari coinvolti da 9 organizzazioni del territorio barese hanno partecipato al percorso formativo stradAbile al volante, tre ore di educazione alla mobilità curate da UNASCA. La formazione ha affrontato i principali temi della sicurezza: segnaletica, dispositivi obbligatori, comportamenti corretti e pericolosi, conseguenze sanzionatorie e responsabilità civili e penali. Al termine, tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato ufficiale.

Al termine del corso i partecipanti hanno sostenuto un test e i 15 migliori riceveranno un voucher che coprirà tutti i costi previsti per il conseguimento della patente B. Sono inoltre allo studio accordi con imprese del territorio che prevedono l’assunzione di rifugiati ai quali Fondazione Unipolis garantirà il sostegno economico per ottenere la patente C. L’iniziativa risponde all’obiettivo strategico di incrementare l’impiegabilità dei beneficiari ampliando le loro opportunità di inclusione lavorativa in settori dove la patente è un requisito fondamentale.

Secondo il Rapporto ACI–ISTAT 2024, le persone straniere risultano tra i gruppi più vulnerabili sulle strade italiane, con un elevato numero di incidenti soprattutto tra ciclisti, utenti di monopattini e conducenti di autovetture. Su 148.215 conducenti feriti in incidenti, quasi 20.000 sono stranieri, pari al 13,5% del totale. stradAbile nasce per rispondere a questo divario, offrendo educazione, empowerment e strumenti concreti per superare barriere linguistiche, economiche e culturali.

Per ampliare l’impatto, il progetto realizzerà inoltre la prima piattaforma web multilingue e interattiva sulla sicurezza stradale dedicata agli stranieri in Italia, con contenuti co-creati insieme ai partecipanti. Uno strumento innovativo e accessibile, pensato per diffondere conoscenze e buone pratiche in modo inclusivo.

“L’equità d’accesso e di opportunità è l’obiettivo primario degli interventi della Fondazione Unipolis: per questo abbiamo scelto di portarla al centro anche delle nostre iniziative sulla mobilità. Con stradAbile abbiamo deciso di supportare chi arriva nel nostro Paese nel percorso verso diritti fondamentali che nel proprio non riesce a ottenere, offrendo strumenti concreti per la mobilità, prerequisito essenziale per molti altri diritti” – ha affermato Marisa Parmigiani, Consigliera Delegata di Fondazione Unipolis.

“Garantire alle persone rifugiate l’accesso alla patente e a una mobilità sicura significa offrire strumenti concreti per la loro autonomia e per un futuro più stabile. Più mobilità vuol dire più integrazione! La possibilità di spostarsi amplia le opportunità lavorative, consentendo di accedere a impieghi più in linea con competenze e talentI. Per queste ragioni abbiamo scelto con entusiasmo di collaborare al progetto stradAbile di Fondazione UNIPOLIS, convinti che investire nell’integrazione dei rifugiati generi sempre un impatto positivo per tutto il Paese.” – ha affermato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la santa Sede e San Marino.

“Con il progetto STRADABILE offriamo a persone rifugiate nel nostro Paese un’occasione concreta per ricostruire la propria vita. Parliamo di uomini e donne che giungono in Italia portando con sé esperienze complesse, ma anche una straordinaria determinazione nel voler ripartire e contribuire alla nostra comunità. Il nostro compito, come associazione, è rendere il loro percorso di integrazione il più agevole ed efficace possibile. Garantire l’accesso alla mobilità significa garantire libertà di circolazione e piena autonomia: diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione e fondamentali per una reale inclusione sociale e lavorativa.” conclude Alfredo Boenzi, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCA.