Affitti brevi, il Partito Liberaldemocratico: “Servono dati e libertà, non nuovi divieti”
Appello al presidente Decaro: no a norme ideologiche e burocrazia eccessiva
BARI – Il Partito Liberaldemocratico esprime attenzione ma anche forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, sulla necessità di introdurre una normativa regionale in materia di affitti brevi. Secondo il partito, qualsiasi intervento legislativo dovrebbe partire da un’analisi basata su dati oggettivi e non da una rappresentazione emergenziale del fenomeno, ritenuta priva di fondamento.
In Puglia, spiegano i liberaldemocratici, gli immobili destinati agli affitti brevi rappresentano circa il 2% dell’intero patrimonio abitativo regionale. A fronte di oltre 1,3 milioni di abitazioni occupate da residenti e quasi 700mila case non occupate, poco più di 46mila immobili risultano presenti negli annunci online. Un dato che, secondo il partito, smentisce l’idea di un settore dominante o responsabile della crisi abitativa.
Ancora più significativo è il profilo dei soggetti coinvolti: oltre il 75% degli alloggi turistici è gestito in forma non imprenditoriale, a conferma del ruolo centrale dei piccoli proprietari nell’economia turistica regionale. Anche il quadro della città di Bari va nella stessa direzione. Nel capoluogo pugliese gli annunci di affitti brevi incidono per appena l’1,3% sul totale delle abitazioni, con una forte concentrazione su piccoli immobili e una disponibilità spesso limitata nel corso dell’anno.
Il Partito Liberaldemocratico sottolinea inoltre il valore economico del comparto, che contribuisce non solo al reddito dei proprietari ma anche all’intero indotto turistico, commerciale e dei servizi, generando ricadute significative sull’economia locale e nazionale.
In questo contesto, il partito giudica con preoccupazione le scelte già adottate dalla Regione Puglia con la legge regionale 15/2025, che introduce per le locazioni turistiche non imprenditoriali obblighi tipici delle attività d’impresa, come SCIA o CIA, assicurazione di responsabilità civile obbligatoria e ulteriori adempimenti burocratici. Una normativa che, secondo i liberaldemocratici, rischia di colpire in modo sproporzionato i piccoli proprietari senza incidere sulle reali criticità del mercato abitativo.
“Come liberaldemocratici – sottolineano – ribadiamo che la tutela del diritto all’abitare non può tradursi in una compressione del diritto di proprietà e della libertà economica. Il problema degli affitti lunghi va affrontato rafforzando le tutele contro la morosità e riducendo l’insicurezza giuridica per i proprietari, non penalizzando chi sceglie legittimamente l’affitto breve”.
Da qui l’appello al presidente della Regione. “Rivolgiamo un appello al presidente Antonio Decaro – dichiara Giuseppe Muscio, segretario provinciale del Partito Liberaldemocratico Città Metropolitana di Bari – affinché la Regione Puglia eviti di imboccare la strada dei divieti ideologici e di nuove barriere burocratiche. La Puglia è diventata una destinazione turistica di successo anche grazie all’iniziativa privata diffusa: soffocarla sarebbe un grave errore economico e politico, soprattutto da parte di chi, da sindaco del capoluogo, per anni ha celebrato il successo del turismo e la trasformazione della città in meta ambita dei flussi internazionali”.
