Bari, al via l’ottava edizione di (video)Games e (alta) Cultura: videogiochi tra intelligenza artificiale e geopolitica
BARI - È partita a Bari l’ottava edizione di (video)Games e (alta) Cultura, il festival che porta in Puglia sviluppatori, ricercatori, storici, filosofi ed esperti internazionali per analizzare il videogioco come linguaggio culturale e strumento di conoscenza. L’edizione 2025, inaugurata il 16 dicembre, mette al centro due temi cruciali del nostro tempo: intelligenza artificiale e geopolitica.
Il festival si svolge in due luoghi simbolo della cultura digitale contemporanea, l’Apulia Film House e la ITS Apulia Digital Academy, confermandosi un punto di riferimento per il dialogo tra ricerca, creatività e sperimentazione. Tra gli ospiti di rilievo figura Piero Molino, ricercatore e imprenditore attivo negli Stati Uniti, fondatore e CEO di Studio Atelico, startup con sede a San Francisco impegnata nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale specifici per il settore videoludico.
Ad aprire ufficialmente l’edizione 2025 è stato il Laboratorio Cyber Ludens, la sala giochi esperienziale allestita presso la ITS Apulia Digital Academy. Qui il pubblico può interagire con una selezione di giochi fisici e digitali, storici e contemporanei, scelti per il loro valore culturale, estetico e simbolico. I titoli fanno parte del Catalogus Ludorum 2025, una delle principali novità del festival: un archivio critico permanente che raccoglie le opere videoludiche considerate espressione di “alta cultura”, non come premio competitivo ma come mappa curatoriale del pensiero ludico.
Il cuore della manifestazione sarà rappresentato dai talk del 17 e 18 dicembre, che vedranno la partecipazione di sviluppatori, giornalisti, docenti universitari, storici, studiosi di geopolitica, filosofi ed esperti di intelligenza artificiale provenienti da tutto il mondo. Il programma prevede anche momenti esperienziali, come la passeggiata ludo-storica a Bari vecchia, organizzata in collaborazione con la Compagnia d’Arme Stratos.
L’obiettivo del festival è indagare il videogioco come agente culturale capace di riflettere e influenzare le dinamiche del presente. In particolare, l’incontro tra intelligenza artificiale e geopolitica nel medium videoludico apre nuovi scenari simbolici e operativi: dai wargame ai simulatori strategici, fino alle narrazioni distopiche, il gioco diventa laboratorio di previsione, specchio del possibile e strumento di riflessione su potere, libertà e controllo.
«Mettiamo insieme sviluppatori, accademici, filosofi e artisti per riflettere su come il gioco, nella sua evoluzione storica e tecnologica, abbia sempre influenzato la civiltà umana» ha spiegato Fabio Belsanti, organizzatore dell’evento e CEO di AgeOfGames. Un concetto ribadito anche dagli interventi di Andrea Fanelli (Ala – Associazione Ludica Apulia) e Fabio Armenise (Compagnia d’Arme Stratos), che hanno sottolineato il legame tra videogioco, gioco di ruolo dal vivo e ricostruzione storica come strumenti di divulgazione culturale.
Organizzato e promosso da AgeOfGames, realtà fondata a Bari nel 2001, (video)Games e (alta) Cultura si avvale della collaborazione di ITS Apulia Digital Academy e Apulia Film Commission, oltre a numerose partnership europee. Un festival che conferma Bari come crocevia internazionale di innovazione, cultura e pensiero critico legato al mondo del gioco.

