Conversano intitola a Pinuccio Castellaneta la Sala Convegni del Castello Acquaviva d’Aragona
CONVERSANO - Conversano si prepara a celebrare un importante momento di memoria civica e riconoscimento culturale. Giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 17:30, la Sala Convegni del Castello Acquaviva d’Aragona sarà ufficialmente intitolata a Sante Giuseppe “Pinuccio” Castellaneta, personalità che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo tecnologico e scientifico della Puglia. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, vuole rendere omaggio a una figura che ha saputo unire competenza, visione e profondo senso civico, diventando un riferimento per la comunità conversanese e non solo.
La cerimonia sarà aperta dal Sindaco, Avv. Giuseppe Lovascio, affiancato dal Vice-Sindaco, Avv. Roberto Berardi, e dall’Avv. Domenico Castellaneta. Seguiranno i saluti istituzionali del Presidente della Regione Puglia, On. Antonio Decaro, e l’intervento commemorativo dell’Ing. Francesco Surico, Direttore Generale di Innovapuglia.
Il programma proseguirà con le riflessioni del Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Carlo Gungolo, dell’Assessore alle Politiche Culturali, Turistiche e Spettacolo, Dott.ssa Katia Sportelli, e della Consigliera Comunale, Avv. Daniela Martino. La cerimonia si concluderà con lo svelamento della targa dedicata a Castellaneta, atto simbolico che rafforza il legame tra la città e la memoria di un concittadino dall’eredità preziosa.
Chi era Sante Giuseppe “Pinuccio” Castellaneta
Nato a Conversano nel 1946, Pinuccio Castellaneta è ricordato come uno dei pionieri dell’informatica in Puglia. Dotato di curiosità intellettuale e rigore scientifico, entrò nel CSATA nel 1969 e contribuì in maniera decisiva alla nascita del Centro di Elaborazione Dati dell’Università di Bari. Divenne presto un punto di riferimento per studenti, ricercatori e colleghi, distinguendosi per la sua capacità di coniugare innovazione tecnologica e attitudine alla formazione.
Guidò la sala CED di Tecnopolis e fu promotore dei processi di informatizzazione degli atenei di Bari e Cosenza, contribuendo a formare generazioni di professionisti nel settore informatico. Il suo percorso, segnato da competenza tecnica, umanità e dedizione al lavoro, fu tragicamente interrotto dalla prematura scomparsa nel 1994.
La comunità lo ricorda come un uomo generoso e riservato, capace di trasformare la tecnologia in uno strumento di progresso collettivo. L’intitolazione della Sala Convegni rappresenta oggi un riconoscimento ufficiale e duraturo del suo contributo alla crescita scientifica e culturale della regione.