Inter, show a San Siro: Como schiantato 4-0
MILANO - Un vero e proprio show, una prova corale, in campo e sugli spalti. Un sabato perfetto, giusto, interista al 100%. I decibel altissimi, le gambe che girano a mille, la squadra che aggredisce e fa spellare le mani, che battono forte nonostante il freddo che scende su San Siro. Bella Inter, bellissima. 4-0 al Como, vittoria senza storia. La miglior difesa del campionato (7 gol subiti in 13 partite) affondata dall'arrembaggio nerazzurro, iniziato dopo 14 secondi e placato solo col poker finale. Gol belli, gol voluti. Lautaro Martinez, Marcus Thuram,, Hakan Calhanoglu, Carlos Augusto. Sul tabellino ci sono loro, ma nel match anche le firme di Luis Henrique (assist per il capitano), Federico Dimarco (due assist perfetti). E ancora: Barella con energia e finezze, Bastoni tra difesa e giocate, e poi Zielinski, con ritmo e intelligenza. Tutti bene, tutti in palla, per travolgere un Como che ha punto in avvio di ripresa con pericolosità ma che non è riuscito, nonostante una grande voglia di controllare il gioco, ad arginare le folate della squadra di Chivu. Sono 30 i punti dopo 14 incontri, con il match di Champions League contro il Liverpool in programma martedì a San Siro.
San Siro ribolle, 75mila persone che fremono per un match che scalda tutti, mentre il freddo inizia a insinuarsi sugli spalti. 14 secondi e Lautaro a momenti mette subito la firma. Inter arrembante, Barella fermato da Butez. Non c'è pace, sono passati tre minuti. Quando l'Inter sfonda, all'11', sembra passata una vita, tanto è il calcio che i nerazzurri mettono in avvio di gara. Il gol nasce da Lautaro, che manda in campo aperto Luis Henrique: volatona e assist al centro, proprio per il capitano. Gol di prima, il marchio di fabbrica del capitano, e 1-0. Como scosso, che però prova a gestire il pallone, prova ad alzarsi. Il possesso alla squadra di Fabregas giova poco, l'Inter è sul pezzo, sa aspettare e offendere. Anche se il ritmo cala, il Como non diventa mai pericoloso sul serio, mentre l'Inter manda un segnale chiaro: le giocate in verticale, le corse sulle fasce, sono difficili da leggere per gli ospiti.
Gli ospiti, che perdono Morata nel primo tempo, si ripresentano con Diao e Vojvoda, per dare una svolta a un match storto. E in effetti in avvio di ripresa il Como diventa molto pericoloso: sfiora il gol in un paio di occasioni, grazie alla tecnica in velocità di Rodriguez e a palloni tagliati in area. L'Inter regge e dopo aver fallito delle ripartenze segna sugli sviluppi di corner: palla di Dimarco, spizzata di Acerbi e deviazione vincente di Thuram. Minuto 59', Inter che consolida il vantaggio.
Anche se il Como è sempre più alto, quando l'Inter manovra va sempre in verticale, a fare male. Dimarco segna, ma il gol è cancellato per un off-side di Barella. Ci pensa Calhanoglu a chiudere il match, in un San Siro in visibilio: all'80', dopo un tacco di Barella, Mkhitaryan serve il turco che con il solito destro dalla distanza sentenzia il 3-0. Tifosi in festa, anche per il poker: cross di Dimarco dalla sinistra e bellissimo gol al volo di Carlos Augusto, per un 4-0 davvero spettacolare.
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