La fiaccola olimpica torna in Basilicata: da Melfi a Potenza tra sport, cultura e identità lucana


MELFI - Dopo la tappa dello scorso 21 dicembre a Maratea, la fiaccola olimpica è tornata a illuminare la Basilicata. Nella giornata di ieri, 28 dicembre, la fiamma ha attraversato alcuni dei luoghi più rappresentativi della regione, in un percorso ricco di significati simbolici e culturali.

La tappa lucana è iniziata a Melfi, dove la fiaccola ha sfilato nel centro cittadino per poi fare ingresso nello stabilimento Stellantis. Un passaggio dal forte valore simbolico, che ha messo in dialogo il mondo dello sport con quello del lavoro e dell’industria, sottolineando il legame tra sviluppo, territorio e futuro.

Il viaggio è poi proseguito tra i borghi del Vulture, toccando Rionero e Venosa, attraversando scenari di grande fascino storico e paesaggistico come Lagopesole e Pietragalla. Un itinerario che ha esaltato la ricchezza culturale della Basilicata, accompagnando la fiamma olimpica fino al gran finale a Potenza, città che ha ospitato l’arrivo conclusivo della 21ª tappa.

Tra i 140 tedofori che si sono alternati lungo il percorso, spiccano nomi di rilievo dello sport e della cultura italiana. Oltre alla campionessa di scherma Francesca Palumbo e al nuotatore olimpico Domenico Acerenza, ha portato la fiaccola anche la cantante Arisa, cresciuta a Pignola e da sempre profondamente legata alla sua terra d’origine. La sua partecipazione ha contribuito a rendere l’evento un racconto corale capace di unire musica, identità e valori sportivi.

Il cammino della torcia prosegue oggi, 29 dicembre, con la partenza verso Matera, prima di sconfinare in Puglia. Da Altamura la fiaccola si dirigerà a Gioia del Colle, per poi continuare verso Massafra, Crispiano e concludere la giornata a Taranto, portando con sé il messaggio universale dei Giochi: unione, pace e condivisione.