Lotta all'evasione Tari nel 2025: individuate a Bari 4.900 utenze non iscritte per un accertamento complessivo di 7,9 milioni
BARI - Questa mattina l’assessore al Bilancio e alla Fiscalità Locale Diego de Marzo e la dirigente della Ripartizione Tributi Rosalba Cirillo sono stati auditi dalla commissione consiliare Bilancio e Fiscalità locale per illustrare i risultati delle attività di contrasto all’evasione e alle irregolarità legate al mancato pagamento della TARI.
Un impegno a tutto campo, portato avanti dal Comune di Bari attraverso l’attività ordinaria condotta dagli uffici con l’incrocio sulle banche dati e rafforzato con l’ausilio del Nucleo ispettivo (ampliato lo scorso mese da 2 a 4 unità ), istituito dall’attuale amministrazione con l’obiettivo di combattere l’evasione tributaria per garantire equità contributiva tra le diverse categorie di utenti.
A seguito dei controlli effettuati durante tutto l’anno in corso, al 30 novembre 2025 sono complessivamente 4.900 le utenze - tra domestiche e non domestiche - che non risultano iscritte alla TARI o che hanno presentato dichiarazioni infedeli, circostanza che comporta un accertamento complessivo di 7.900.000 euro (dei quali, come comunicato qualche settimana fa, 2.366.000 relativi alle attività specifiche del Nucleo Ispettivo) configurandosi a tutti gli effetti come un danno alla collettività . La regola comunitaria, infatti, prevede che il costo del servizio di igiene urbana debba essere posto a carico degli utenti, con il risultato che l’evasione determina un aumento diretto della TARI per cittadini e imprese regolari.
Gli uffici competenti, stanno quindi procedendo con la notifica degli avvisi di accertamento nei confronti delle utenze risultate inesistenti o irregolari e, in caso di mancato pagamento di quanto accertato, in ottemperanza alle previsioni del DPR 602 del ’73, gli stessi uffici proseguiranno con le azioni di riscossione coattiva, che contemplano pignoramenti e iscrizioni ipotecarie.
“La lotta all’evasione, come abbiamo detto dal primo giorno - spiega Diego De Marzo -, è un impegno qualificante della nostra amministrazione a garanzia dell’equità fiscale tra tutti i cittadini. Nel 2024 l’attività di accertamento da lotta all’evasione Tari aveva prodotto un risultato definitivo di 5.700.000 euro, oggi invece commentiamo positivamente un dato di gran lunga superiore, seppur non ancora definitivo, grazie a un grandissimo lavoro della ripartizione Tributi.
L’individuazione di omesse e infedeli dichiarazioni porta un doppio vantaggio: in primis amplia la platea dei contribuenti tra i quali viene ripartito il costo complessivo del servizio di igiene urbana e, a questo, si aggiunge che le riscossioni effettive saranno poi riportate nelle annualità successive in detrazione dal costo complessivo del servizio risultante dal PEF.
La strada è ancora lunga, ma siamo certi di essere nella direzione giusta, confidando sempre che l’elevato senso degli indispensabili controlli, abbinato agli strumenti agevolativi apportati dalle recenti riforme regolamentari per chi si mette spontaneamente in regola, porti sempre a maggiori risultati a beneficio dei cittadini baresi.
Ogni cittadino che adempie all’iscrizione spontaneamente, seppur in ritardo, rappresenta per noi un risultato ancora maggiore perché, oltre a portare un vantaggio in termini tributari per la collettività , raffigura un miglioramento del senso civico e, di conseguenza, dell’equità fiscale ”.
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