Policlinico di Bari: due studi nazionali sulla prevenzione e gestione delle patologie pancreatiche


BARI – L’Unità Operativa di Chirurgia Generale Universitaria “F. Paccione” del Policlinico di Bari, diretta dal Prof. Mario Testini, è protagonista di due importanti studi multicentrici promossi dall’Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas (AISP), con l’obiettivo di approfondire la prevenzione del tumore del pancreas e lo studio della pancreatite cronica.

Il primo studio, il Registro Italiano Multicentrico di Sorveglianza Prospettica dei Soggetti a Rischio Genetico di Cancro del Pancreas (IRFARPC), raccoglie dati anagrafici, clinici, genetici e biologici di soggetti a rischio, per identificare precocemente lesioni pre-tumorali o forme iniziali di carcinoma pancreatico. Possono essere inclusi individui con familiarità per il cancro del pancreas, mutazioni genetiche note (BRCA1/2, p16, PALB2, ATM), sindrome di Lynch, sindrome del melanoma familiare, sindrome di Peutz-Jeghers o pancreatite genetica.

Il secondo studio riguarda il Registro Italiano della Pancreatite Cronica (ITARECIPE), finalizzato a monitorare l’evoluzione della malattia, l’eventuale necessità di terapie mediche, endoscopiche o chirurgiche, il rischio di insufficienza pancreatica e l’insorgenza di complicanze.

I pazienti che soddisfano i criteri di arruolamento saranno valutati dall’équipe di chirurgia epato-bilio-pancreatica, composta dalla Prof.ssa Angela Gurrado, dal Dott. Piercarmine Panzera, dalla Dott.ssa Giovanna Di Meo, dal Dott. Enrico Fischetti e dalla Dott.ssa Arianna Pontrelli, sotto il coordinamento del Prof. Testini.

Le visite si svolgono presso l’Ambulatorio di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica, attivo dal 2021 ogni martedì dalle 9:00 alle 11:00, nel Poliambulatorio Chirurgico del Policlinico di Bari (piano 0).

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare:


Questi studi rappresentano un passo importante nella prevenzione e nella gestione delle patologie pancreatiche, permettendo percorsi personalizzati per i pazienti a rischio e contribuendo al progresso della ricerca clinica a livello nazionale.