Prosegue la protesta dei lavoratori ex Ilva: strade e aziende bloccate
TARANTO - Prosegue nella notte la protesta dei lavoratori e dei delegati sindacali dell’ex Ilva contro il piano industriale presentato dall’azienda e dal Governo. La mobilitazione, iniziata ieri a mezzogiorno con uno sciopero a oltranza, continua a bloccare la statale 100 da Taranto a Bari e l’accesso all’area delle imprese fornitrici del siderurgico. Per difendersi dal freddo, i manifestanti hanno acceso dei fuochi lungo le strade dove si tengono i presidi.
I sindacati hanno chiarito che lo sciopero proseguirà fino a quando non ci sarà una nuova convocazione del Governo a Palazzo Chigi e il piano sarà ritirato. La notte scorsa, il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, e il vice sindaco, Mattia Giorno, hanno visitato il presidio per incontrare i lavoratori. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Davide Sperti, segretario nazionale e provinciale della Uilm, i sindacati hanno respinto l’invito all’incontro del 5 dicembre convocato dal ministro Adolfo Urso al Mimit, giudicandolo privo di concretezza: “Quali investimenti, se non c’è assolutamente nulla al riguardo?”, hanno sottolineato i lavoratori.
La protesta riflette le crescenti tensioni tra i lavoratori e le istituzioni sulle prospettive future dello stabilimento siderurgico e sull’effettiva realizzazione degli investimenti promessi, con la comunità locale in attesa di risposte concrete.