Qualità della vita 2025, la Puglia arretra: Bari perde due posizioni, crollo di Lecce e Taranto


BARI - La Puglia fa registrare un generale arretramento nella Qualità della Vita 2025 del Sole 24 Ore, la storica indagine avviata nel 1990 che misura benessere e vivibilità nelle 107 province italiane attraverso sei macro-indicatori: Giustizia e Sicurezza, Ricchezza e Consumi, Demografia e Società, Ambiente e Servizi, Cultura e Tempo Libero, Affari e Lavoro.

Il nuovo rapporto, diffuso oggi, fotografa una regione che perde terreno: Bari scende dal 65° al 67° posto, Lecce arretra di nove posizioni, Taranto di cinque. Tengono Brindisi e Foggia, che guadagnano appena un gradino, mentre la BAT conferma le performance dell’anno precedente.

Nel dettaglio, il capoluogo pugliese si attesta al 67° posto, Lecce scivola all’81°, la BAT rimane stabile all’86°, Brindisi sale all’88°, Foggia raggiunge il 98°. Il peggioramento più marcato riguarda Taranto, che precipita al 99° posto su 107.

Analizzando i singoli indicatori emergono differenze significative. Lecce perde ben 19 posizioni nella categoria Ambiente e servizi, passando dal 20° al 39°. Bari compie invece un importante passo avanti in Affari e Lavoro, con un miglioramento di 26 posizioni (dal 68° al 42° posto). Per Taranto arriva un nuovo segnale critico: nella sezione Ricchezza e Consumi scivola dall’80° al 95° posto.

Il quadro complessivo suggerisce una regione che fatica a tenere il passo rispetto alla media nazionale, con indicatori che oscillano tra timidi miglioramenti e crolli significativi, raccontando territori ancora alla ricerca di stabilità e servizi pienamente efficienti.