Taranto sommersa dai rifiuti: opposizione all’attacco, “È un fallimento della differenziata”
TARANTO - Cumuli di rifiuti sparsi in diversi punti della città: è questa la fotografia dell’attuale situazione di Taranto, dove interi quartieri — dal Tamburi a Paolo VI fino ad alcune zone della Salinella — convivono ormai da giorni con vere e proprie distese di spazzatura. Sacchi abbandonati, bidoni stracolmi e materiali non raccolti mettono in evidenza criticità profonde nella gestione del servizio di igiene urbana, affidato alla partecipata comunale Kyma Ambiente.
L’opposizione in consiglio comunale parla apertamente di fallimento e di una vera e propria interruzione di pubblico servizio. Dieci consiglieri si sono detti pronti alla battaglia politica, ricordando come il tema del decoro urbano fosse stato uno dei principali cavalli di battaglia del sindaco Walter Bitetti durante la campagna elettorale. Da qui l’ultimatum al primo cittadino e la richiesta formale al prefetto per l’attivazione di misure emergenziali.
Nel mirino anche i dati sulla raccolta differenziata: i consiglieri chiedono chiarimenti sul presunto sistema attraverso cui Kyma Ambiente avrebbe “gonfiato” le percentuali, passate dal 27% al 33,5% nel giro di tre mesi. Un incremento giudicato sospetto e che ora richiede verifiche.
A fare chiarezza sarà il presidente della società, Alfredo Spalluto, che ha convocato una conferenza stampa per questa mattina. Tra i nodi da sciogliere anche un presunto metodo operativo secondo cui la spazzatura non differenziata non verrebbe più raccolta, contribuendo così all’attuale accumulo in strada.
Nel frattempo, i cittadini convivono con uno scenario allarmante: sacchetti e ingombranti abbandonati davanti a scuole, parchi e marciapiedi, attirando topi e numerosi animali randagi. Una situazione che rischia di trasformarsi non solo in un problema di decoro urbano, ma anche in una vera emergenza igienico–sanitaria.
