Tatiana ritrovata, il caso verso l’archiviazione: per la Procura fu un allontanamento volontario
LECCE – Si avvia alla chiusura il caso della scomparsa di Tatiana, la giovane che per undici giorni aveva fatto temere il peggio a familiari e investigatori. La Procura di Lecce, sulla base degli elementi raccolti, ritiene infatti che non sia ipotizzabile alcun reato: si sarebbe trattato di un allontanamento volontario, deciso insieme all’amico 30enne di origine rumena, Dragos, con il quale la ragazza avrebbe intrapreso una sorta di “avventura” motivata da un forte legame affettivo.
Secondo gli inquirenti, Tatiana sarebbe rimasta per tutto il tempo nascosta nella mansarda dell’abitazione del giovane, dove è stata poi ritrovata in buone condizioni. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state determinanti: hanno immortalato i due mentre si allontanavano dal parco e, poco dopo, mentre entravano nella casa di lui.
Un ingresso senza un’uscita successiva: elemento che aveva alimentato paure e sospetti, spingendo le ricerche a concentrarsi proprio su quel luogo.
La ragazza sta bene, ora ha bisogno di riposo
Tatiana è stata riaffidata alla famiglia dopo gli accertamenti in ospedale. Le sue condizioni sono buone, ma – come riferiscono i parenti – ha bisogno di riposo e serenità dopo giorni di ansia mediatica e pressione emotiva. Solo quando si sentirà pronta spiegherà i motivi del gesto e il perché abbia scelto di isolarsi inducendo tutti a temere il peggio.
Nei prossimi giorni la giovane e l’amico saranno ascoltati dalle forze dell’ordine per chiarire gli ultimi aspetti rimasti in sospeso e formalizzare definitivamente la ricostruzione dei fatti.
Un caso che si chiude
Alla luce delle prove raccolte e dell’assenza di elementi che indichino costrizione o pericolo, il fascicolo è destinato all’archiviazione. Una vicenda che, pur con un epilogo rassicurante, ha tenuto col fiato sospeso una comunità intera per quasi due settimane.
