Turismo rurale in crescita: agriturismi pugliesi in forte aumento durante il ponte di Natale e Capodanno
BARI - Il lungo ponte di Natale e Capodanno conferma il trend positivo del turismo rurale in Puglia, con gli agriturismi della regione che registrano un significativo aumento delle presenze, in particolare dall’estero. A rilevarlo sono Confagricoltura Puglia e Agriturist, che evidenziano come il periodo festivo abbia rafforzato una domanda orientata non solo al pernottamento, ma a esperienze autentiche legate al territorio, alla cultura e all’enogastronomia.
Tra i dati più rilevanti spicca la crescita degli ospiti stranieri, con un incremento marcato delle presenze provenienti dalla Polonia. Si tratta prevalentemente di coppie e famiglie favorite dai collegamenti aerei diretti: gli aeroporti di Bari e Brindisi risultano collegati con sei città polacche, un fattore determinante nella scelta della Puglia come meta anche nei mesi invernali.
Il quadro complessivo del turismo in masseria appare positivo anche in prospettiva. Secondo Confagricoltura Puglia e Agriturist Puglia, il 2025 potrebbe chiudersi con una crescita compresa tra il 10% e il 15% rispetto al 2024, consolidando il percorso di recupero del comparto dopo gli anni più complessi. «L’aumento degli ospiti polacchi conferma che incentivare i collegamenti internazionali con gli aeroporti pugliesi è una strategia vincente per il settore agrituristico, che in Puglia offre un’esperienza unica tra arte, mare e natura», dichiarano Antonello Bruno, presidente di Confagricoltura Puglia, e Giovanni Scianatico, presidente di Agriturist Puglia.
Il trend regionale si inserisce in un contesto nazionale altrettanto favorevole. Nel 2024, secondo i dati del sistema Agriturist/Confagricoltura, il turismo rurale ha registrato un record di domanda con oltre 4,7 milioni di ospiti e 17 milioni di pernottamenti, superando di oltre il 25% i livelli pre-pandemici. Il valore della produzione ha raggiunto 1,934 miliardi di euro, in crescita del 3,3% rispetto al 2023, avvicinandosi alla soglia dei 2 miliardi.
In Puglia, un’analisi di Confagricoltura regionale su dati CREA evidenzia che nel 2023 le attività agrituristiche e secondarie hanno generato oltre 316 milioni di euro, con un aumento dell’8,9% su base annua. Parallelamente, sostenibilità e innovazione restano centrali: il 21% delle aziende agricole pugliesi produce energia da fonti rinnovabili, tra fotovoltaico, eolico e biogas.
Sul piano normativo, la legge regionale del 19 febbraio 2024 ha introdotto importanti modifiche alla disciplina dell’agriturismo, ampliando la capacità ricettiva. In particolare, il limite dei posti letto è stato innalzato da 40 a 50, con ricadute positive sull’offerta complessiva del settore.
«Dobbiamo differenziarci sempre più dai B&B: non basta offrire un letto e una colazione per reggere la concorrenza degli altri Paesi mediterranei. Per competere serve puntare su un’agricoltura che accoglie, fatta di esperienze, corsi, escursioni, percorsi dell’olio e del vino, attività per adulti e bambini e pacchetti costruiti insieme al territorio», concludono Confagricoltura Puglia e Agriturist.
Tra i dati più rilevanti spicca la crescita degli ospiti stranieri, con un incremento marcato delle presenze provenienti dalla Polonia. Si tratta prevalentemente di coppie e famiglie favorite dai collegamenti aerei diretti: gli aeroporti di Bari e Brindisi risultano collegati con sei città polacche, un fattore determinante nella scelta della Puglia come meta anche nei mesi invernali.
Il quadro complessivo del turismo in masseria appare positivo anche in prospettiva. Secondo Confagricoltura Puglia e Agriturist Puglia, il 2025 potrebbe chiudersi con una crescita compresa tra il 10% e il 15% rispetto al 2024, consolidando il percorso di recupero del comparto dopo gli anni più complessi. «L’aumento degli ospiti polacchi conferma che incentivare i collegamenti internazionali con gli aeroporti pugliesi è una strategia vincente per il settore agrituristico, che in Puglia offre un’esperienza unica tra arte, mare e natura», dichiarano Antonello Bruno, presidente di Confagricoltura Puglia, e Giovanni Scianatico, presidente di Agriturist Puglia.
Il trend regionale si inserisce in un contesto nazionale altrettanto favorevole. Nel 2024, secondo i dati del sistema Agriturist/Confagricoltura, il turismo rurale ha registrato un record di domanda con oltre 4,7 milioni di ospiti e 17 milioni di pernottamenti, superando di oltre il 25% i livelli pre-pandemici. Il valore della produzione ha raggiunto 1,934 miliardi di euro, in crescita del 3,3% rispetto al 2023, avvicinandosi alla soglia dei 2 miliardi.
In Puglia, un’analisi di Confagricoltura regionale su dati CREA evidenzia che nel 2023 le attività agrituristiche e secondarie hanno generato oltre 316 milioni di euro, con un aumento dell’8,9% su base annua. Parallelamente, sostenibilità e innovazione restano centrali: il 21% delle aziende agricole pugliesi produce energia da fonti rinnovabili, tra fotovoltaico, eolico e biogas.
Sul piano normativo, la legge regionale del 19 febbraio 2024 ha introdotto importanti modifiche alla disciplina dell’agriturismo, ampliando la capacità ricettiva. In particolare, il limite dei posti letto è stato innalzato da 40 a 50, con ricadute positive sull’offerta complessiva del settore.
«Dobbiamo differenziarci sempre più dai B&B: non basta offrire un letto e una colazione per reggere la concorrenza degli altri Paesi mediterranei. Per competere serve puntare su un’agricoltura che accoglie, fatta di esperienze, corsi, escursioni, percorsi dell’olio e del vino, attività per adulti e bambini e pacchetti costruiti insieme al territorio», concludono Confagricoltura Puglia e Agriturist.
