Un libro al volo: in aeroporto anche i libri viaggiano

di Luigi Laguaragnella. Da venerdì scorso nell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari è presenta un’originale biblioteca. Con l’iniziativa “Un libro al volo” i passeggeri in attesa del volo aereo, infatti, avranno a disposizione una serie di libri che potranno prendere in prestito e riconsegnare in aeroporto al loro ritorno. E’ un’indovinata idea che contribuisce a divulgare la lettura e rendere meno noiosa l’attesa degli aerei. “Un libro la volo” è una proposta gratuita e libera dai tempi di consegna dei libri. L’unica prerogativa è il senso civico dei passeggeri-lettori a cui è richiesta l’accortezza di rispettare il prestito in modo che il libro, dopo “aver preso il volo” torni nel suo scaffale, pronto per essere riutilizzato su un altro aereo da un altro utente.

“Un libro al volo” è stato presentato nel libro-caffetteria Bernardi dello scalo barese alla presenza del celebre scrittore, magistrato e politico Gianrico Carofiglio che, oltre a rendere disponibili all’iniziativa molti dei suoi libri anche tradotti in lingua per i turisti stranieri, in occasione dell’inaugurazione alla presenza di un pubblico numeroso, ha venduto per un’asta benefica alcuni suoi romanzi e devolvere il ricavato a  Save the Children.

Anche l’amministratore degli Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, promotore dell’iniziativa, ha donato parte della sua biblioteca personale tra saggi, romanzi, guide di viaggi e fumetti. Tutti reperibili in questa “biblioteca volante” situata in due posti dell’aeroporto: la caffetteria al secondo piano e il bar degli arrivi. Nella gestione di “Un libro al volo” non è previsto alcun registro o catalogo che monitori il passaggio dei libri.

Grandi responsabilità sono affidate proprio ai viaggiatori, che dovranno mostrate senso civico rispettando la formula del prestito, in modo che il libro non rimanga in aria misteriosamente. Certamente è una proposta interessante che mira anche ad educare al bene comune e al senso della gratuità per tutti rendendo, concretamente il libro vero strumento democratico. E’ il caso di dire che non si tratta di “idee campate in aria”.

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