Ferorelli: d'Ambrosio Lettieri, tema criminalità sia al centro dibattito politico e non si denigri
BARI. “Il magistrato Emiliano ha fiducia nella giustizia? E sarebbe pure il colmo e quantomeno preoccupante che un magistrato in aspettativa dovesse non averne. Il sindaco di Bari veste con un paradosso la vicenda che lo vede al centro di una accusa di diffamazione nei confronti del presidente della Circoscrizione Bari-Murat, Mario Ferorelli, forse pensando che dall’altra parte abbiano tutti l’anello al naso.
La verità è che questa storia ci consegna per l'ennesima volta la debordante arroganza di un sindaco che alza la voce nell'infausto e inutile tentativo di coprire molte zone d'ombra che accompagnano ormai da troppi anni un’azione amministrativa che, nei metodi e nei risultati, appare inadeguata e carente.
C’è chi combatte la criminalità a Bari senza se e senza ma, con atteggiamenti trasparenti, con provvedimenti legislativi e con testimonianze concrete. C'è chi, invece, sembra contrastarla, ma nei fatti rischia di agevolarne il radicamento sul territorio e perfino nelle istituzioni.
Il tema inquietante della contiguità tra politica, pubblica amministrazione, pezzi di imprenditoria e criminalità deve restare centrale nel dibattito pubblico: non c'è sviluppo sociale ed economico in una città mortificata da troppe opacità che potrebbero nascondere intrecci inquietanti tra malavita organizzata e Istituzioni.
Qualche settimana fa ho chiesto al Governo che si indaghi e si verifichi se chi è entrato in politica ha già negoziato con la criminalità un patto scellerato per mettere sotto scacco una città sulla quale evidentemente incombe pesantemente un'attività che merita di essere accertata anche con riferimento alle possibili infiltrazioni di organizzazioni criminali e di loro rappresentanti nelle società controllate dal Comune, municipalizzate ed altro.
I troppi dubbi sulle società partecipate del Comune, infatti, lasciano purtroppo irrisolto un tema assai sensibile sul quale si mette la museruola persino al dibattito in Consiglio Comunale dove il Sindaco usa come foglia di fico lo spreco di risorse per soffocare gli spazi della democrazia la cui occupazione gli provocherebbe gravi imbarazzi.
Infine, non me ne vorrà Metastasio se prendo a prestito la sua frase <ciascun dal proprio cuor l’altrui misura> per esprimere la mia solidarietà a Mario Ferorelli. La denigrazione al posto del dibattito politico – che può essere anche anche aspro, ma sempre rispettoso delle persone - è inaccettabile”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino Pdl Grande Città di Bari.
La verità è che questa storia ci consegna per l'ennesima volta la debordante arroganza di un sindaco che alza la voce nell'infausto e inutile tentativo di coprire molte zone d'ombra che accompagnano ormai da troppi anni un’azione amministrativa che, nei metodi e nei risultati, appare inadeguata e carente.
C’è chi combatte la criminalità a Bari senza se e senza ma, con atteggiamenti trasparenti, con provvedimenti legislativi e con testimonianze concrete. C'è chi, invece, sembra contrastarla, ma nei fatti rischia di agevolarne il radicamento sul territorio e perfino nelle istituzioni.
Il tema inquietante della contiguità tra politica, pubblica amministrazione, pezzi di imprenditoria e criminalità deve restare centrale nel dibattito pubblico: non c'è sviluppo sociale ed economico in una città mortificata da troppe opacità che potrebbero nascondere intrecci inquietanti tra malavita organizzata e Istituzioni.
Qualche settimana fa ho chiesto al Governo che si indaghi e si verifichi se chi è entrato in politica ha già negoziato con la criminalità un patto scellerato per mettere sotto scacco una città sulla quale evidentemente incombe pesantemente un'attività che merita di essere accertata anche con riferimento alle possibili infiltrazioni di organizzazioni criminali e di loro rappresentanti nelle società controllate dal Comune, municipalizzate ed altro.
I troppi dubbi sulle società partecipate del Comune, infatti, lasciano purtroppo irrisolto un tema assai sensibile sul quale si mette la museruola persino al dibattito in Consiglio Comunale dove il Sindaco usa come foglia di fico lo spreco di risorse per soffocare gli spazi della democrazia la cui occupazione gli provocherebbe gravi imbarazzi.
Infine, non me ne vorrà Metastasio se prendo a prestito la sua frase <ciascun dal proprio cuor l’altrui misura> per esprimere la mia solidarietà a Mario Ferorelli. La denigrazione al posto del dibattito politico – che può essere anche anche aspro, ma sempre rispettoso delle persone - è inaccettabile”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino Pdl Grande Città di Bari.
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