Bari, solenne Triduo in onore di Maria Santissima Addolorata


di Vittorio Polito - La Vergine Addolorata ha da sempre un culto particolare. La devozione ha fissato simbolicamente i sette dolori, corrispondenti ad altri sette episodi evangelici: profezia del vecchio Simeone, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù a Gerusalemme, il viaggio di Gesù al Golgota, la Crocifissione, la deposizione dalla Croce e la sepoltura.
La memoria della Vergine Addolorata ci fa rivivere il momento decisivo della storia della salvezza ed a venerare la Madre associata alla passione del figlio sulla Croce. La sua maternità assume sul calvario dimensioni universali. Questa memoria di origine devozionale fu introdotta nel calendario romano da papa Pio VII nel 1814 e fissata al 15 settembre da San Pio X nel 1913.

Dal 12 al 15 settembre si svolgerà presso la Parrocchia di Sant’Antonio di Bari, in collaborazione con l’Arciconfraternita di Maria SS.ma della Pietà e di Sant’Antonio, il solenne Triduo  in  onore della Beata Vergine Maria Addolorata, animato dal diacono fra Maurizio Mastronardi, ofm, secondo il seguente programma:

12 settembre ore 19, celebrazione eucaristica e benedizione dei nuovi Confratelli;
13 settembre ore 19, celebrazione eucaristica in memoria di tutti i Confratelli defunti;
14 settembre ore 19, celebrazione eucaristica e benedizione dei portatori;
15 settembre: SS.Messe  ore 7.30, 9, 10.30, 12, 19 e 21;
15 settembre ore 19: Solenne celebrazione eucaristica presieduta da padre Miki Mangialardi, guardiano, parroco e assistente spirituale dell’Arciconfraternita. A seguire la fiaccolata con il simulacro della Vergine Addolorata.

Qualche notizia sulla storia del Convento-Parrocchia di Sant’Antonio. I padri Francescani vennero a Bari nel XVII secolo ed iniziarono la costruzione del Convento e della Chiesa nell’anno 1617 ultimando i lavori nel 1622. In seguito ad un terremoto del 1831, per le gravi lesioni riportate, la chiesa crollò nel 1834. Negli anni 1836-1839 la chiesa venne riedificata ed ampliata e dedicata a Sant’Antonio di Padova. Nel 1866, in seguito alle disposizioni relative alla soppressione degli ordini religiosi, il Convento fu occupato dalla truppe garibaldine ed adibito a caserma.

Nel 1887 nella Chiesa venne eretta la Vicaria Capitolare con il titolo di Sant’Antonio, rimasta in funzione fino al 1930. In quel periodo in tutto il quartiere non c’era alcuna chiesa secolare da destinare a parrocchia. Il 21 maggio 1936 fu posta la prima pietra per la costruzione del Convento e nel 1937 i lavori per l’ampliamento della Chiesa, il Battistero ed il nuovo Convento che terminarono dopo tre anni. Nel 1956 l’arcivescovo Enrico Nicodemo istituì una nuova Parrocchia e la chiesa di Sant’Antonio divenne per la prima volta parrocchia, retta da padre Bernardo Elia.

Nel 1987 la zona absidale è stata dotata di un bellissimo Crocifisso ligneo che la domina ed ai fianchi i mosaici che rappresentano i quattro evangelisti. Nel 1995 la grande statua in gesso di Sant’Antonio viene collocata nel vecchio Battistero, divenuto “Cappella del Santo”.

La Chiesa di Sant’Antonio ospita fin dal 1925 la Pia Associazione di Sant’Antonio ed il 19 marzo 1931 fu dichiarata dall’arcivescovo Augusto Curi Confraternita di Maria SS. della Pietà e di Sant’Antonio e dal 10 gennaio 1962 elevata ad Arciconfraternita.

Nell’anno 2011, a cura del Parroco pro-tempore padre Giammaria Apollonio, la Chiesa è stata totalmente restaurata tornando così a nuovo splendore.

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