Cefalonia, Introna: il saluto del Consiglio alle FFAA in ricordo dei caduti

BARI - Nel Sacrario ai Caduti Oltremare di Bari, abbiamo solennemente celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Con la presidente della Camera Laura Boldrini, abbiamo reso gli onori ai caduti di tutte le guerre, ai quasi 700mila della Grande Guerra e a quelli del secondo conflitto mondiale, 75mila dei quali (tra loro 45mila senza nome), riposano nel grande cimitero militare barese, secondo solo a Redipuglia in Italia.
Rivolgo in questa occasione il saluto del Consiglio regionale a tutti i componenti delle quattro Armi e dei Corpi dello Stato, che compiono il loro dovere in divisa.
E rinnovo un pensiero commosso ai caduti a Cefalonia, un ricordo grato per il loro sacrificio, reso in nome della dignità del Paese, con la resistenza spontanea ai tedeschi dopo l’8 settembre 1943.
D’intesa con l’Associazione consiglieri regionali, avremmo voluto commemorare con particolare intensità il 70esimo anniversario della strage nelle isole ioniche ed abbiamo invitato il Capo dello Stato una cerimonia nel nostro Sacrario, che custodisce le spoglie di oltre mille caduti della Divisione Acqui, traslate  a Bari 60 anni fa, dopo un terremoto distruttivo nell’arcipelago greco. Importanti impegni non hanno consentito al presidente Napolitano di intervenire, ma sembra giusto dedicare parte del significato di questa Giornata ai nostri caduti a Cefalonia.
Dopo l'armistizio con gli Alleati i nostri presidi nelle isole dello Ionio di Cefalonia e di Corfù  non accettarono di consegnare le armi ai tedeschi. Per una settimana, dal 15 settembre, soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri resistettero alle truppe scelte germaniche. 1300 italiani caddero nei combattimenti, che cessarono solo per la mancanza di rifornimenti. E Berlino ordinò una vendetta atroce, contraria ad ogni legge di guerra. Vennero fucilati 5000 militari e ufficiali italiani, considerati ‘traditori ‘.
Ad altrettanti sopravvissuti non rimase che la prigionia, con altre migliaia di vittime per gli affondamenti delle navi trasporto e gli stenti nei lager. Qualcuno, anche a Corfù e a Cefalonia, prese la via dei monti coi partigiani greci, fino alla ritirata dei tedeschi, nell’autunno 1944.
È a Bari che rientrarono i reduci ed è nel Sacrario e che riposano i martiri. Il Consiglio regionale della Puglia non li dimentica. A riferirlo in una nota il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna.