Novità editoriale di Vittorio Polito: «San Nicola, il dialetto barese e…»

di Vito Ferri - Con la mirabile copertina  della nota artista barese Anna Maria Di Terlizzi «San Nicola a cavallo del gallo Barium», Vittorio Polito, nostro collaboratore, ha pubblicato il suo nuovo volume «San Nicola, il dialetto barese e… - Miracoli, leggende e curiosità» (Levante Editori, pagg. 257 + 32 ill. € 24).

L’autore ancora una volta ha curato un nuovo libro, questa volta dedicato a San Nicola e al dialetto barese che, insieme a tradizioni, storia, folclore, cucina, monumenti, chiese, proverbi, soprannomi e poesie, rientrano in questo importante capitolo della Baresità. San Nicola «che ha illuminato il cuore di milioni di fedeli d’Oriente e d'Occidente» non poteva mancare con i suoi miracoli, leggende e curiosità. Polito con una particolare attenzione ha raccolto poesie, preghiere, poemi e prose scritte in dialetto barese di tutti i tempi, a partire da Francesco Saverio Abbrescia per finire ai giorni nostri.

Polito, con la sua pregressa attività di bibliotecario, è andato anche alla ricerca di qualche chicca, scoprendo il Poemetto in dialetto barese del secolo XVIII: “La leggenda di San Nicola di Bari” di autore Anonimo, che Luigi Sada e Vincenzo Valente hanno curato e pubblicato sul “Bollettino di San Nicola” n. 1-2, 1982, riportandolo integralmente sul suo libro. Non manca neanche un’antica leggenda «La légende du grand Saint Nicolas» (1854)  di Gérard de Nerval, scritto originariamente in 4 lingue (francese, russo, tedesco e olandese), presentato da padre Gerardo Cioffari, noto storico della Basilica di San Nicola, attraverso una ristampa del 1983, aggiungendo altre due lingue: l’inglese, del poeta James Henry Dixon, e l’italiano, nella versione dello scrittore Vito Antonio Melchiorre. Anche il russo è rappresentato con  una poesia, tradotta in barese da Augusto Carbonara.

Numerosi i poeti presenti (circa 50) con numerose poesie e prose e non manca neanche Dante Alighieri che cita nella sua “Commedia” il miracolo delle tre fanciulle beneficiate da San Nicola. È presente Nicola Pende, primo rettore dell’Università di Bari con una poesia dedicata a San Nicola e tradotta dal citato Carbonara.

Anche le curiosità non mancano: «La Palatinità della Basilica di San Nicola», «Significato del nome Nicola», «Che fine fecero i tre ragazzi salvati da San Nicola», «Il Monastero cipriota dei gatti di San Nicola», «San Nicola patrono dei ladri», la commedia di Franz Falanga «Bàre, Sànda Necòle, le marenàre provètte, la chièssjie de Ròme, le rìcche e le poverjìedde». Un inno spagnolo a San Nicola ed altro ancora completano l’interessante novità editoriale che vede protagonista il nostro gran Protettore.

Nella sua stimolante pubblicazione Polito scrive che «Un Santo come Nicola non poteva che dimorare a Bari, dal momento che la nostra città, al di là di curiosità e leggende, nella sua triplice dimensione di città ecumenica, europea e mediterranea, reca nella sua storia i tratti del sovrapporsi di molteplici civiltà e culture: romana, bizantina, longobarda, saracena, normanna, angioina, aragonese, ecc., identificando il suo destino in quello del Santo Vescovo di Mira», proponendo di proclamare San Nicola Patrono e protettore del Mediterraneo e dell’Europa. Una condivisibile proposta.

La presentazione è di padre Lorenzo Lorusso o.p., Priore della Basilica di San Nicola, che, oltre a ringraziare Polito per “questa raccolta particolare”, a proposito del nostro Patrono scrive:  «L’universalità del suo culto si manifesta nella religiosità, nell’arte, nella letteratura, nel teatro, nelle tradizioni popolari, nella simpatica figura di Santa Claus. Le testimonianze di tale universalità sono numerose e costanti. Pertanto, anche il presente volume “San Nicola, il dialetto barese e… - Miracoli leggende curiosità”, si inserisce bene in questo contesto».

È anche il caso di ricordare le attività dell’autrice della bellissima copertina, Anna Maria Di Terlizzi, già docente di discipline plastiche presso gli Istituti d’Arte di Corato e Bari, le cui realizzazioni sono presenti presso Istituzioni pubbliche e religiose (Basilica di San Nicola, Chiesa di Sant’Enrico, Chiesa di Santa Croce e San Rocco di Bari, Cattedrale di Grumo, monumento di San Pasquale in pietra collocato a Bari nell’omonima piazza, bassorilievo in bronzo e realizzazione della cancellata artistica in acciaio della Chiesa di San Pasquale a Bari, monumento all’On. Giuseppe di Vittorio in Gravina di Puglia. Tutte opere che testimoniano la valenza dell’artista che impreziosisce il libro curato da Polito.

1 Commenti

  1. Al Signor Franz Falanga consiglierei un corso di ortoepia della lingua barese.
    Quale logica astrusa avrà mai usato per partorire le grafie "chièssjie" e "poverjiedde"?
    A Bari non parliamo così.

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