TARANTO - Oltre all'Ilva di Taranto saranno messe in vendita anche sette società del gruppo. E' quanto si apprende nel bando pubblicato sui principali giornali da parte dell'amministrazione straordinaria a seguito del decreto firmato ieri dal ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi per la cessione ai privati.
Rientrano nell'operazione anche la Ilva Servizi marittimi, la Ilvaform, la Innse Cilindri, la Sanac, la Taranto energia, la Socova e la Tillet. Le manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura per l'individuazione del partner dovranno essere presentate a partire dal 10 gennaio e "pervenire entro e non oltre" il 10 febbraio. Possono partecipare imprese "di qualsiasi nazionalità sia individualmente che in cordata" che "siano in grado di garantire la continuità produttiva" del'Ilva "anche con riguardo alla garanzia di adeguati livelli occupazionali".
"È' una vicenda che non riguarda solamente Genova o Taranto ma l'intero paese. I problemi lo conosciamo e sono seri. Auspico e spero che decisioni sagge, lungimiranti e concrete, da parte di chi ha responsabilità, innanzitutto il governo, possano essere trovate e che preservino la salute, i lavoratori, e anche l'eccellenza italiana". Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Genova card. Angelo Bagnasco durante la tradizionale visita alla Regione Liguria per gli auguri.
Rientrano nell'operazione anche la Ilva Servizi marittimi, la Ilvaform, la Innse Cilindri, la Sanac, la Taranto energia, la Socova e la Tillet. Le manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura per l'individuazione del partner dovranno essere presentate a partire dal 10 gennaio e "pervenire entro e non oltre" il 10 febbraio. Possono partecipare imprese "di qualsiasi nazionalità sia individualmente che in cordata" che "siano in grado di garantire la continuità produttiva" del'Ilva "anche con riguardo alla garanzia di adeguati livelli occupazionali".
"È' una vicenda che non riguarda solamente Genova o Taranto ma l'intero paese. I problemi lo conosciamo e sono seri. Auspico e spero che decisioni sagge, lungimiranti e concrete, da parte di chi ha responsabilità, innanzitutto il governo, possano essere trovate e che preservino la salute, i lavoratori, e anche l'eccellenza italiana". Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Genova card. Angelo Bagnasco durante la tradizionale visita alla Regione Liguria per gli auguri.