Laudati: "Organico giustizia barese fermo a 30 anni fa"
BARI. "Un organico fermo a 30 anni fa". E' questa la denuncia del procuratore della Repubblica del Tribunale di Bari, Antonio Laudati, in una dettagliata disamina dei numerosi casi di cronaca nera che in questa estate hanno interessato non solo Bari e la provincia, ma anche Foggia per le competenze che investono la Procura Distrettuale Antimafia, sottolineando in una nota la preoccupante ''carenza di organico'' del suo ufficio ''che sulla carta conta solo 28 sostituti e tre aggiunti, praticamente come 30 anni fa''. Un organico, sempre secondo il procuratore, che ''si e' ulteriormente ridotto per aver perso pm che hanno scelto strade diverse dalla magistratura, Lorenzo Nicastro, o sono stati trasferiti altrove, Lidia De Iure, Domenico Seccia, o sono stati chiamati a ricoprire altri incarichi, Roberto Rossi, mentre manca sempre la nomina del terzo aggiunto. La Procura Distrettuale Antimafia - afferma - non puo' continuare ad affrontare l'emergenza criminalita' con i magistrati che sono la meta' di quelli di Palermo, 64, e meno di un terzo di quelli di Napoli, 107''.
I FURTI - Per Laudati ''cio' comporta effetti che possono apparire minori, ma che costituiscono una grave emergenza: quest'estate l'escalation ha riguardato anche gli scippi, i furti negli appartamenti e quelli delle auto. Ma in questi casi non e' possibile che vi sia la stessa attenzione investigativa e l'interesse che gli inquirenti hanno per gli omicidi, i tentati omicidi, le sparatorie, le guerre di mafia. Eppure i reati contro il patrimonio sono decisamente quelli maggiormente percepiti dal cittadino comune, quelli che lo offendono maggiormente, quelli che lo fanno sentire non sufficientemente tutelato, dalla Magistratura e dalle Forze dell'Ordine, nei propri diritti e, perche' no, nei propri affetti''.
''Il furto nell'abitazione - sottolinea - e' una vera e propria violenza psicologica prima ancora che la sottrazione di oggetti e denaro, cosi' come quello della propria auto, per la quale magari bisognera' continuare a pagare le rate del mutuo, per non parlare degli scippi che potrebbero avere conseguenze fisiche per i derubati anche piu' gravi. La maggior parte di questi reati - osserva il procuratore - non avra' mai un condannato, dovrei dire che la stragrande maggioranza di questi casi non avra' neppure un'indagine, restera' negli archivi delle Forze dell'Ordine e della Procura piu' a scopi statistici che a scopi investigativi''.
POTENZIARE PROCURA - ''Del resto, con i pochi sostituti a disposizione, si e' costretti a fare delle scelte. Ritengo che questo non sia giusto - sostiene - ma continuera' ad essere cosi' se l'organico della Procura consentira' di fronteggiare solo le emergenze e i gravi fatti di sangue. Per questo mi impegnero' per dare al Distretto di Bari un Ufficio di Procura degno del prestigio e della crescita della societa', spero con il sostegno di tutti''.
'BOLLETTINO DI GUERRA' - Nel ''vero e proprio bollettino di guerra'' degli ultimi tre mesi Laudati annovera nove omicidi, sei tentati omicidi, cinque ferimenti e due sparatorie (a Bari e a Bitonto, che avrebbero potuto avere conseguenze piu' tragiche). ''Un'estate davvero 'calda' - aggiunge - alla quale la Procura di Bari e le Forze dell'Ordine hanno dato risposte pronte e concrete nella maggior parte dei casi. Le indagini relative ad alcuni omicidi sono servite, inoltre, a far luce su contesti sociali, e quindi anche per questo piu' delicate, che hanno messo in evidenza o l'estrema pericolosita' dei nuovi mezzi di comunicazione, se usati male, come Facebook; o del fenomeno del bracconaggio sulla Murgia barese; o contesti familiari di difficile gestione che hanno prodotto episodi di estrema violenza''.
I FURTI - Per Laudati ''cio' comporta effetti che possono apparire minori, ma che costituiscono una grave emergenza: quest'estate l'escalation ha riguardato anche gli scippi, i furti negli appartamenti e quelli delle auto. Ma in questi casi non e' possibile che vi sia la stessa attenzione investigativa e l'interesse che gli inquirenti hanno per gli omicidi, i tentati omicidi, le sparatorie, le guerre di mafia. Eppure i reati contro il patrimonio sono decisamente quelli maggiormente percepiti dal cittadino comune, quelli che lo offendono maggiormente, quelli che lo fanno sentire non sufficientemente tutelato, dalla Magistratura e dalle Forze dell'Ordine, nei propri diritti e, perche' no, nei propri affetti''.
''Il furto nell'abitazione - sottolinea - e' una vera e propria violenza psicologica prima ancora che la sottrazione di oggetti e denaro, cosi' come quello della propria auto, per la quale magari bisognera' continuare a pagare le rate del mutuo, per non parlare degli scippi che potrebbero avere conseguenze fisiche per i derubati anche piu' gravi. La maggior parte di questi reati - osserva il procuratore - non avra' mai un condannato, dovrei dire che la stragrande maggioranza di questi casi non avra' neppure un'indagine, restera' negli archivi delle Forze dell'Ordine e della Procura piu' a scopi statistici che a scopi investigativi''.
POTENZIARE PROCURA - ''Del resto, con i pochi sostituti a disposizione, si e' costretti a fare delle scelte. Ritengo che questo non sia giusto - sostiene - ma continuera' ad essere cosi' se l'organico della Procura consentira' di fronteggiare solo le emergenze e i gravi fatti di sangue. Per questo mi impegnero' per dare al Distretto di Bari un Ufficio di Procura degno del prestigio e della crescita della societa', spero con il sostegno di tutti''.
'BOLLETTINO DI GUERRA' - Nel ''vero e proprio bollettino di guerra'' degli ultimi tre mesi Laudati annovera nove omicidi, sei tentati omicidi, cinque ferimenti e due sparatorie (a Bari e a Bitonto, che avrebbero potuto avere conseguenze piu' tragiche). ''Un'estate davvero 'calda' - aggiunge - alla quale la Procura di Bari e le Forze dell'Ordine hanno dato risposte pronte e concrete nella maggior parte dei casi. Le indagini relative ad alcuni omicidi sono servite, inoltre, a far luce su contesti sociali, e quindi anche per questo piu' delicate, che hanno messo in evidenza o l'estrema pericolosita' dei nuovi mezzi di comunicazione, se usati male, come Facebook; o del fenomeno del bracconaggio sulla Murgia barese; o contesti familiari di difficile gestione che hanno prodotto episodi di estrema violenza''.
