
Infatti, i confini della galleria per l'inaugurazione avvenuta ieri 25 febbraio attraversano la Spagna, e portano con sé e per la prima volta in Italia Gema Rupérez, artista nativa di Zaragoza, che risiede attualmente alla Casa de Velàzquez di Madrid. Anagraficamente e tecnicamente giovane l'artista si sperimenta in dimensioni sovrapposte dal titolo "FOUND SCENES", in cui utilizza carta lucida e adesiva, sagome imperfette che formano quadri d'osservazione dall'esterno di una dimensione, trasparente, fragile, delicata in cui tutto assume armonicamente la sua funzione estetica e di ricerca della propria identità ancora nascosta negli strati opachi e colorati delle sue applicazioni. Secondo molti, il primo in assoluto a trasformare il collage in una forma d'arte e a presentarla al pubblico fu John Heartfield nel 1924, che la usò come terribile arma satirica contro Hitler e il Nazismo, applicandosi prevalentemente su materiale fotografico. George Grosz, ricorda nei suoi scritti: "Quando John Heartfield ed io inventammo il fotomontaggio, nel mio studio, alle cinque di una mattinata di maggio nel 1916, nessuno dei due aveva idea delle sue enormi potenzialità, né della strada spinosa ma piena di successo che ci avrebbe aspettato. Come spesso succede nella vita eravamo inciampati in un filone d'oro senza nemmeno accorgercene". Ed è quello che mi auguro possa accadere agli ideatori dall'ARTcore gallery, dalla deframmentazione alla forma in costante evoluzione.
Info:
LUN: 17.00 -20.30
MAR - SAB: 10.00 -13.00 / 17.00 -20.30
ARTcore contemporary gallery
Bari - Via De Rossi 94
www.artcore.it
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