Nuova stagione dell'università popolare della terza e libera età Auser: una finestra sul mondo

di Roberta Calò. Si apre la nuova stagione dell'Università popolare della terza e libera età di Bari in collaborazione con l'Auser (Associazione per l'Autogestione dei Servizi e la Solidarietà). L'iniziativa nasce, come gli stessi corsisti spiegano, come un'occasione per coltivare interessi diversi, per conoscere gente, per approfondire i propri hobby, per ampliare i propri orizzonti, per uscire dalla monotonia e dalla solitudine della quotidianità. L'associazione organizza le proprie attività in diversi istituti scolastici (Scuole medie statali "E. De Amicis", "G.Garibaldi", "T. Fiore", "G.Verga", "N.Zingarelli", "Continente sommerso") cercando di essere presente in modo omogeneo su gran parte del territorio barese. Gli orari delle lezioni e le materie nella loro molteplicità rispondono egregiamente alle esigenze di quanti hanno deciso di iscriversi. Le discipline offerte ripercorrono strade già note (Letteratura, Pittura e arte decorativa, Coro, Teatro, Inglese, Burraco, Attività motoria, Ballo, Spagnolo) o spalancano le menti a nuove prospettive (P.A.S., Grafologia, Okido, Scrittura creativa, Musicoterapia, Tecniche della memoria). Lo stesso nome dell'Associazione, rivisitato nel tempo, ha allargato il proprio bacino di utenza diventato ormai appunto della "libera età". Perchè come la medesima università comunica: "L'iscrizione ai corsi è aperta a tutti. Non è necessario alcun titolo di studio. L'età minima richiesta è 18 anni. La partecipazione ai corsi avviene senza alcuna distinzione di razza, religione, nazionalità, condizione sociale, convinzione politica nel pieno rispetto dei principi della democrazia".
Il presidente Gustavo Telarico, proprio in occasione del Meeting del volontariato 2011, ha spiegato: "Facendo questo tipo di attività la gente riesce ad essere al centro di se stessa; viene a porsi un'altra volta e a valutare la propria importanza nella società"; l'iniziativa, come chiarisce, si pone l' obiettivo di dar vita ad un ambiente familiare in cui la cultura è solo lo strumento, il mezzo attraverso cui realizzare una vera e propria comunità, una vera e propria micro società in cui i rapporti umani nascono sui banchi di scuola e crescono al di fuori delle aule e delle mura. Tale finalità è supportata dai diversi eventi pubblici o dai viaggi, tutti rigorosamente goliardici e briosi, realizzati dallo staff dei docenti, dei corsisti e dall' amministrazione. La mutua collaborazione sia dal punto di vista logistico nell'organizzazione sia dal punto di vista umano nella viva partecipazione contagia quanti decidono di entrare a far parte di questo mondo. I primi testimoni di questa realtà sono gli stessi "studenti"; quelli del corso di musica, per esempio, hanno offerto un piacevole e coinvolgente spettacolo al pubblico della Fiera del Levante in occasione del Meeting del volontariato. Canzoni che hanno fatto storia hanno ripreso vita nelle melodiche voci maschili (Pinuccio Battista, Giorgio Burdi, Mario De Giglio, Franco Amato) e femminili (Anna Carbonara, Maria Peconio, Grazia Grieco) guidate dalla portentosa maestria vocale e direttiva del prof. Angelo Giancola. Un proverbiale "smoke gets in your eyes" interpretato da Pinuccio Battista, professore di teatro presso l'università, ha colpito i cuori di tutti i presenti. Lo stesso professor Battista ha spiegato di essersi avvicinato a questa realtà perchè attratto "dalla capacità di aggregazione. Il fatto di poter stare insieme agli altri. Non ha importanza se si canta o si fa teatro o altro, l'importante è stare insieme agli altri così ci si scambia idee, opinioni, umori e perchè no anche discussioni ma sempre all'insegna del divertimento e del passatempo sano. Si vince la depressione, la solitudine e uno non pensa a tutti i problemi che ha. Questa associazione è portatrice di valori veri magari da diffondere in tutta la popolazione anziana e non. Vorrei tanto che i giovani partecipassero a questi lavori".
Confrontarsi con i corsisti, i professori, le iniziative e l'amministrazione di questa Associazione è un ottimo inizio per poter riscoprire l'autenticità di ogni singolo giorno perchè il "senso della vita è un'esperienza"(Sergio Bambarèn). Il biglietto per questo treno in partenza è la condivisione, perchè in un'avventura aggregativa come questa tutti troveremo la risposta ad un semplice quesito: "Non aspettiamoci di trovare il significato della nostra vita scritto sotto una roccia oppure raccontatoci da qualcun altro. Lo scopriremo solo dando noi stessi significato alla nostra vita. Spesso il sussurro arriva attraverso la risposta a una domanda. Cosa vi fa sentire vivi?"(Lucia Giovannini).