Le vicende del Teatro Petruzzelli? Tutte previste da Franco Chieco un decennio fa
di Vittorio Polito. Franco Chieco, giornalista dal 1945, direttore del periodico culturale “Contrappunti”, scrisse un decennio fa il volume “Il fu Teatro Petruzzelli” (Adriatica Editrice – pagg. 150 - € 10).
L’imponente materiale oggetto del contenuto la dice lunga sulle vicende e sulla storia infinita del Teatro Petruzzelli, ricca di troppi ‘perché’. Un incredibile groviglio di nodi, di interrogativi angoscianti, che ancora oggi dopo inaugurazioni, fondazioni e commissariamento non si riesce ancora a venirne a capo.
Franco Chieco, eccellente critico sulle vicende del nostro teatro ha raccolto una serie di interviste, pareri, dichiarazioni di importanti e qualificati personaggi della cultura e della musica, riassumendoli in questo libro che sembra stato scritto proprio in questi giorni.
L’autore riporta tra l’altro una dichiarazione di Riccardo Muti, il celebre direttore d’orchestra, che così recita: «Io giro per il mondo portando sempre dentro di me le ferite di un uomo di cultura, di un musicista italiano che deve osservare il perpetuarsi di situazioni scandalose, di mancanza di rispetto per le popolazioni di quelle città, perché al caso Petruzzelli si affiancano anche il caso della Fenice di Venezia e tante altre situazioni… Un caso Petruzzelli oggi in Spagna sarebbe stato risolto… La storia del Petruzzelli è uno scandalo enorme. Allora vuol dire che la responsabilità è in poche persone». Poche o tante persone, sta di fatto che la risoluzione dei problemi che attanagliano il Teatro il Petruzzelli è ancora lontana da venire.
Il compianto giornalista Antonio Rossano, amante del teatro e della lirica, che ha firmato la prefazione, così scrive: «Lo sguardo d’assieme rimanda ad uno specchio frantumato, i cui pezzi sparsi contengono – ognuno – un’immagine diversa, un parziale frammento di verità, come un mosaico del quale sfugga l’armonia unitaria». In realtà Franco Chieco sa molto bene come stanno i fatti e come raccontarli e lo fa sempre con documentazione alla mano e con rispetto della verità e per il rispetto della verità, al punto che gli è capitato di rimetterci di persona.
E ancora più recentemente, Riccardo Muti, ospite a Madrid con l’Orchestra Cherubini, ha così risposto al ‘Corriere della Sera’ a proposito delle vicende del Petruzzelli: «Spesso certe realtà del Sud diventano terre di arrembaggio per operazioni inconcepibili altrove». È chiaro? Il messaggio è stato prontamente colto dal commissario Carlo Fuortes che l’ha invitato a contribuire al rilancio del Petruzzelli: «Sarebbe uno straordinario regalo per il Teatro e per tutto il mondo della musica, un grande onore per noi, se il Maestro Muti volesse tornare a dirigere al Petruzzelli una volta che saranno avviati a soluzione tutti i problemi del teatro».
Una storia assurda e sconvolgente, quella del Teatro Petruzzelli. Da un incendio di una proprietà privata, alla ricostruzione pubblica, alle infinite beghe legali, alle prese di posizione degli amministratori pubblici, al tira e molla di tutte le parti in causa. Una vergogna per Bari e per l’Italia. Sono i baresi che devono alzare la voce perché si risolvano definitivamente i problemi per il contenitore della cultura, se così si può chiamare, di loro ‘esclusiva proprietà’, anche perché i fondi per la ricostruzione escono dalle loro tasche. Insomma alla fine quanto verrà a costare il nuovo teatro? Se ne sarebbe potuto costruire un altro. Forse sarebbe costato di meno anche in termini di tempo.
Pertanto, condividendo quanto ha scritto Chieco dieci anni fa, auspico anche a nome dei baresi, che alla fine ci sia il determinato intervento da parte degli amministratori nazionali per porre fine a questa telenovela che fa ridere il mondo intero, soprattutto quello culturale, impedendo ai baresi di entrare pienamente in possesso del ‘loro’ tempio della lirica.
