“Sanità in Puglia, sette anni di sfascio sotto gli occhi di tutti”

BARI. “Lo abbiamo gridato, chiesto con forza: il nostro modello di sanità, l'unico possibile, è quello che vede il malato, il sofferente, le loro famiglie, al centro dell'azione politica. E invece in questi sette anni di amministrazione Vendola, le cronache ci hanno abituato ad altro, ad una malasanità divenuta col tempo quasi ‘fisiologica’, uno sfascio che si è abbattuto sulla tutela della salute e sul lavoro di migliaia di professionisti dell'assistenza, una voragine che appare sempre più impossibile da colmare. Abbiamo letto cronache che non vorremmo mai più: anziani trasferiti in ospedali a centinaia di chilometri di casa, personale in perenne emergenza, operatori del ‘118’ sfiancati dai troppi disagi in cui sono costretti a svolgere la propria preziosissima opera, ricoverati costretti a portare cuscini e lenzuola da casa, stanze da sei posti letto con anche dieci ammalati barellati, ospedali altamente specialistici che ancora non riescono a decollare, liste di attesa sempre più lunghe anche per le patologie oncologiche. E non solo: ospedali messi in ginocchio dall'influenza stagionale, sale chirurgiche trasformate in postazioni di terapia intensiva, pronto soccorso in tilt, cantieri eterni per realizzare nuove strutture, gare infinite per attrezzare queste, inaugurazioni fatte in fretta e furia davanti alle sacrosante proteste dell'opinione pubblica, intere aree del territorio prive di presidi di primo soccorso.
Sono stati sette anni di sprechi, di sacrifici spesso fine a se stessi davanti ad un piano di riordino sanitario partito male e portato avanti peggio. Eppure c'è qualcuno che tenta ancora di disegnare una Puglia migliore che non esiste, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti e si vive quotidianamente sulla pelle di tutti”.
Così il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.