Borsellino: Emiliano a Palermo, antimafia sociale diventi una pratica quotidiana
BARI. Il sindaco di Bari Michele Emiliano è intervenuto oggi a Palermo, nell’aula “Paolo Borsellino” della Facoltà di Scienze Politiche, al convegno “L’Europa e le città: una rete per lo sviluppo della Regione Euromediterranea”.L’evento promosso da Rita Borsellino, europarlamentare e presidente dell’associazione “Un’altra storia”, è il primo appuntamento di un viaggio conoscitivo sui Sud d’Italia, del mondo, e sul Mediterraneo.
Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci di Palermo Leoluca Orlando, di Napoli Luigi De Magistris e di Lamezia Terme Gianni Speranza, per approfondire le politiche di coesione promosse e finanziate dall’Unione Europa e il ruolo strategico delle città alla luce dei più recenti indirizzi europei che proprio ai Comuni assegnano ruoli sempre più importanti e significativi.
Per il sindaco di Bari bisognerebbe ripartire da “Cento idee per lo sviluppo”, una pubblicazione curata da Fabrizio Barca nel 1998 che, ha detto Emiliano, raccoglie obiettivi strategici, per la maggior parte non ancora realizzati, legati proprio agli investimenti infrastrutturali europei sulla coesione.
“Tra questi - ha spiegato poi Emiliano- grande importanza rivestono gli interventi di antimafia sociale. Bisogna tornare a investire sui progetti dei Comuni che oggi purtroppo, per scelte politiche del precedente governo, non sono più finanziati come avveniva in passato.
Dovremmo quindi tentare, con l’aiuto dell’Anci, di far divenire l’antimafia sociale una pratica quotidiana, istituzionalizzando la lotta non repressiva alla criminalità. Bisogna poi usare i fondi europei - ha aggiunto - per costruire o rafforzare una logica d’impresa che abbia una reale prospettiva di utilità sociale, secondo il dettato della Costituzione. E in questo senso i fondi europei possono essere fondamentali per ripristinare la “bellezza” dei nostri luoghi. Stiamo lavorando insieme a Legambiente e a molti sindaci italiani, in prima fila il sindaco di Pollica, alla definizione di una legge nazionale che favorisca la demolizione delle brutture che rovinano il paesaggio in cambio di concessioni nelle aree previste dai piani regolatori. Potrebbe essere questa l’occasione non solo per ripristinare la bellezza dei luoghi ma anche per costruire edifici ad alto risparmio energetico”.
Per ottenere questi risultati però, secondo Emiliano, è necessario superare il limite della bassa qualità dell’efficienza amministrativa: “Si dovrebbe allentare la rigidità del patto di stabilità di fronte alla capacità di riguadagnare efficienza, premiando i trend virtuosi”.
Emiliano ha poi così concluso: “La situazione attuale è a macchia di leopardo: ci sono città che hanno utilizzato in maniera sufficiente i fondi europei, hanno costruito metropolitane, aeroporti e una serie di infrastrutture assai rilevanti, e ci sono altri contesti in cui probabilmente non abbiamo saputo sfruttare compiutamente questa opportunità che l’Unione Europea ci mette a disposizione. Adesso però c’è una consapevolezza diversa, e le tre grandi città del sud - Palermo, Bari e Napoli - stanno collaborando quotidianamente cercando di imparare dagli errori commessi in passato e scambiando buone prassi. Per il futuro, con l’aiuto del Ministro Barca e di chi gli succederà, speriamo di saper fare meglio di quanto non sia accaduto finora”.