Al via processo Brindisi: studenti, vogliamo giustizia
BRINDISI. "Vogliamo giustizia'': lo hanno gridato dalle finestre della scuola Morvillo Falcone di Brindisi, decine di studenti, all'arrivo, al Tribunale, del furgone blindato che trasportava Giovanni Vantaggiato, imputato dell'attentato compiuto il 19 maggio 2012 dinanzi all'istituto scolastico e costato la vita alla 16/enne Melissa Bassi. Le finestre della scuola si affacciano proprio sul Tribunale di Brindisi dove tra poco comincera' la prima udienza del processo in Corte d'Assise.
+ Procuratore: vizio mentale credo saluti
"Non ho dormito questa notte, voglio guardarlo in faccia". Lo ha detto ai giornalisti, assiepati davanti al tribunale di Brindisi, Azzurra Camarda, la prima delle studentesse ferite nell'attentato a varcare la soglia del palazzo di giustizia dove sta per iniziare la prima udienza del processo a Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 69/enne che ha confessato le proprie responsabilità nell' esplosione del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone. In aula ci sono anche, con i propri genitori, le studentesse Selena Greco e Sabrina Ribezzi, anche loro rimaste ferite gravemente dall'esplosione. In prima fila Massimo e Rita Bassi, padre e madre dell'unica vittima della strage, la sedicenne Melissa Bassi. Tra i banchi anche Cosimo Parato, che da Vantaggiato subì a sua volta un attentato nel 2008. Vantaggiato - che, a quanto si sa, è in cattive condizioni di salute - è arrivato in tribunale a bordo di un blindato della polizia penitenziaria ed è stato fatto entrare dal retro per sfuggire alle telecamere all'ingresso del palazzo di giustizia.
"NO A RIPRESE" - Non si possono fare riprese in aula ne' fotografie nel processo per l'attentato del 19 maggio 2012 nel quale, dinanzi alla scuola di Brindisi 'Morvillo Falcone', mori' la 16enne Melissa Bassi e rimasero ferite 9 persone. Lo ha deciso la corte di assise di Brindisi dopo che l'unico imputato, l'imprenditore 69enne Giovanni Vantaggiato, ha detto, tramite il suo avvocato, di non voler essere ripreso. Per l'attentato alla scuola, Vantaggiato e' imputato di strage con finalita' terroristica.
L'INTERCETTAZIONE CHE INCHIODA VANTAGGIATO: "LI PRENDERO' IN GIRO" - ''Dimostrero' di essere incapace di intendere e di volere, li prendero' tutti in giro'': e' l' intercettazione, in cui parla Giovanni Vantaggiato subito dopo l'arresto, rivelata in aula, davanti alla Corte di Assise, dal pm Guglielmo Cataldi.Questi ha cosi'replicato alla richiesta di perizia psichiatrica fatta per l'imputato,accusato dell' attentato a Brindisi. ''Devo arrivare al processo mezzo vivo e mezzo morto'',dice Vantaggiato in carcere,''in un modo o nell'altro io da qua devo uscire''.
PROCURATORE: MI PARE CHE VIZIO MENTALE SALTI - "Mi pare che il vizio di mente salti". Lo ha detto il procuratore capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, in una pausa del processo davanti alla Corte di Assise di Brindisi per l'attentato alla scuola 'Morvillo-Falcone', a proposito del movente che avrebbe spinto l'unico imputato, Giovanni Vantaggiato, a quel gesto folle.
"Noi - ha spiegato - abbiamo riunito a questo anche il processo per l'attentato a Parato. La differenza si nota. Io ho scritto - ha continuato Motta - che si coglie proprio il passaggio dal rapporto individuale, quando se l'e' presa direttamente con Parato, e la risposta indeterminata e quindi terroristica. Lui (Vantaggiato, ndr) aveva identificato un luogo qualsiasi, istituzionale e cioe' la scuola".
Secondo il procuratore "dovrebbe essere attendibile. Oggi, probabilmente, non dira' piu' nulla perche' segue la strada del vizio di mente. Pero', nel momento in cui dice di aver scelto la scuola perche' era la piu' comoda per arrivare e la piu' vicina allo svincolo per la strada diretta a Lecce ed era un posto che conosceva perche' in passato aveva fornito gasolio, oltre al fatto che sentito dal gip, dice di non aver scelto un caserma dei carabinieri poiche' questa e' piu' sorvegliata di una scuola, allora mi pare che il vizio di mente salti".
LEGALE VANTAGGIATO: CAPIRE QUALE RILEVANZA INTERCETTAZIONI - Bisogna capire che rilevanza hanno queste intercettazioni". Lo ha detto l'avvocato Franco Orlando, legale dell'unico imputato, rispondendo alle domande dei giornalisti che a Brindisi, al termine della prima udienza del processo in Corte d'Assise per l'attentato davanti alla scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi gli chiedevano delle intercettazioni, in particolare di quelle in carcere, acquisite dalla Procura della Repubblica di Lecce e relative a colloqui dell'imputato in cui quest'ultimo manifesterebbe una volonta' di apparire come incapace di intendere e di volere e di conseguenza, riuscire ad ottenere la scarcerazione.
+ Procuratore: vizio mentale credo saluti
"Non ho dormito questa notte, voglio guardarlo in faccia". Lo ha detto ai giornalisti, assiepati davanti al tribunale di Brindisi, Azzurra Camarda, la prima delle studentesse ferite nell'attentato a varcare la soglia del palazzo di giustizia dove sta per iniziare la prima udienza del processo a Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 69/enne che ha confessato le proprie responsabilità nell' esplosione del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone. In aula ci sono anche, con i propri genitori, le studentesse Selena Greco e Sabrina Ribezzi, anche loro rimaste ferite gravemente dall'esplosione. In prima fila Massimo e Rita Bassi, padre e madre dell'unica vittima della strage, la sedicenne Melissa Bassi. Tra i banchi anche Cosimo Parato, che da Vantaggiato subì a sua volta un attentato nel 2008. Vantaggiato - che, a quanto si sa, è in cattive condizioni di salute - è arrivato in tribunale a bordo di un blindato della polizia penitenziaria ed è stato fatto entrare dal retro per sfuggire alle telecamere all'ingresso del palazzo di giustizia.
"NO A RIPRESE" - Non si possono fare riprese in aula ne' fotografie nel processo per l'attentato del 19 maggio 2012 nel quale, dinanzi alla scuola di Brindisi 'Morvillo Falcone', mori' la 16enne Melissa Bassi e rimasero ferite 9 persone. Lo ha deciso la corte di assise di Brindisi dopo che l'unico imputato, l'imprenditore 69enne Giovanni Vantaggiato, ha detto, tramite il suo avvocato, di non voler essere ripreso. Per l'attentato alla scuola, Vantaggiato e' imputato di strage con finalita' terroristica.
L'INTERCETTAZIONE CHE INCHIODA VANTAGGIATO: "LI PRENDERO' IN GIRO" - ''Dimostrero' di essere incapace di intendere e di volere, li prendero' tutti in giro'': e' l' intercettazione, in cui parla Giovanni Vantaggiato subito dopo l'arresto, rivelata in aula, davanti alla Corte di Assise, dal pm Guglielmo Cataldi.Questi ha cosi'replicato alla richiesta di perizia psichiatrica fatta per l'imputato,accusato dell' attentato a Brindisi. ''Devo arrivare al processo mezzo vivo e mezzo morto'',dice Vantaggiato in carcere,''in un modo o nell'altro io da qua devo uscire''.
PROCURATORE: MI PARE CHE VIZIO MENTALE SALTI - "Mi pare che il vizio di mente salti". Lo ha detto il procuratore capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, in una pausa del processo davanti alla Corte di Assise di Brindisi per l'attentato alla scuola 'Morvillo-Falcone', a proposito del movente che avrebbe spinto l'unico imputato, Giovanni Vantaggiato, a quel gesto folle.
"Noi - ha spiegato - abbiamo riunito a questo anche il processo per l'attentato a Parato. La differenza si nota. Io ho scritto - ha continuato Motta - che si coglie proprio il passaggio dal rapporto individuale, quando se l'e' presa direttamente con Parato, e la risposta indeterminata e quindi terroristica. Lui (Vantaggiato, ndr) aveva identificato un luogo qualsiasi, istituzionale e cioe' la scuola".
Secondo il procuratore "dovrebbe essere attendibile. Oggi, probabilmente, non dira' piu' nulla perche' segue la strada del vizio di mente. Pero', nel momento in cui dice di aver scelto la scuola perche' era la piu' comoda per arrivare e la piu' vicina allo svincolo per la strada diretta a Lecce ed era un posto che conosceva perche' in passato aveva fornito gasolio, oltre al fatto che sentito dal gip, dice di non aver scelto un caserma dei carabinieri poiche' questa e' piu' sorvegliata di una scuola, allora mi pare che il vizio di mente salti".
LEGALE VANTAGGIATO: CAPIRE QUALE RILEVANZA INTERCETTAZIONI - Bisogna capire che rilevanza hanno queste intercettazioni". Lo ha detto l'avvocato Franco Orlando, legale dell'unico imputato, rispondendo alle domande dei giornalisti che a Brindisi, al termine della prima udienza del processo in Corte d'Assise per l'attentato davanti alla scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi gli chiedevano delle intercettazioni, in particolare di quelle in carcere, acquisite dalla Procura della Repubblica di Lecce e relative a colloqui dell'imputato in cui quest'ultimo manifesterebbe una volonta' di apparire come incapace di intendere e di volere e di conseguenza, riuscire ad ottenere la scarcerazione.