Il Rock libero e graffiante de 'Il Cile': "I miei trent'anni tra musica e amore"

Marco Masciopinto.
Lui ha avuto il coraggio di sfoderare ideologie di un nuovo cantautorato italiano. Il Cile è la riconferma di un artista arrivato alla soglia dei trent’anni, che canta e suona la gioventù e l’amore, trasmettendo emozioni, forti valori e nuove speranze.

Voce grintosa e profonda, un rock libero e moderno, senza restrinzioni, quello di Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, che quest’anno è apparso tra le file dei Giovani di Sanremo, presentandosi con il brano ‘’Le parole non servono’’, riuscendo ad aggiudicarsi il premio per il ‘miglior testo’. Meritato a pieni consensi.

Non ha bisogno di presentazioni: quest’uomo, nato e cresciuto tra le note musicali, sì è avvicinato alla musica grazie all’ascolto di ‘Nevermind’, celebre disco degli indimenticabili Nirvana. Porte sbattute in faccia, gavetta e concerti in giro, per mettersi in gioco e sfidarsi.

Il suo ultimo progetto ‘’Siamo morti a vent’anni’’ è la prova di un lungo viaggio arrivato a destinazione, testi che parlano di esperienze e storie vissute, amori finiti e voglia di ricominciare, per iniziare un nuovo capitolo della propria esistenza.

Rabbioso ma anche divertente, Il Cile è la nuova promessa del cantautorato italiano, pronto a rituffarsi nel vasto mondo della musica italiana.




Quando hai capito che la musica era la tua strada?

‘’Mi sono reso conto che le mie turbolenze emotive erano placabili solo con una chitarra e quando sono tornato a Bologna dopo tanti anni per il concerto tributo a Lucio Dalla,  ho rivissuto tutto nelle arterie, ho rivisto i vicoli stretti, gli alveari. Ho rivisto gli occhi di lei in mille studentesse frementi di vivere la vita divorandola’’.

Di questo Festival di Sanremo, chi dei tuoi colleghi ti è piaciuto?

‘’Silvestri su tutti, è una delle ragioni per cui faccio questo lavoro. La sua musica mi ha insegnato tanto’’.

L'ultimo album de 'Il Cile' 'Siamo morti a vent'anni'
Qual è stato il più bel complimento che hai ricevuto?

‘’Sicuramente quello della mia mamma. Il più bello di tutti’’.

Cosa ti ha portato questa nuova esperienza?

‘’Gente che prima non mi conosceva, adesso mi scrive ‘sei forte, mi piace ciò che fai’. Sono molto soddisfatto e contento, credo che a tutto questo sia servito il festival’’.

I tuoi fan nutrono sempre più aspettative nei tuoi riguardi. Quali sono i nuovi progetti a cui stai lavorando?

‘’E’ un onore ed un onere, occorre mettersi sempre alla prova ed infatti sto lavorando al mio secondo album con grande intensità. Devo ringraziare liveglobal e livenation per avermi dato l'opportunità di vivere uno dei momenti più belli della mia vita e del mio primo tour, che non dimenticherò mai’’.

A quale artista ti senti più vicino?

‘’C'è un artista che è riuscito ad unire questi due mondi ed è ad oggi il più importante cantautore italiano a livello mondiale: Lorenzo Cherubini. Il trucco è che la parola non si può confinare, va domata ma lasciata libera’’.

Chi c’è dietro Il Cile?

‘’C’e una persona abituata ad innamorarsi di tutto e farsi sempre male a causa di ciò’’.

Secondo te, un bravo cantautore quali caratteristiche deve avere?

‘’Il cuore e la rabbia,intesa come urgenza espressiva. Per me è e sarà sempre così. Come dice Jack Burton in ‘Grosso guaio a Chinatown’: Io sono nato pronto (ride)’’.


CONTACTS:

http://www.facebook.com/ilcileufficiale




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