Non solo libri: anche con l'attività fisica si 'apprende'
GRANADA. Mettiamo da parte lo studio “matto e disperatissimo” leopardiano e cominciamo a pedalare su una “comoda” cyclette, oppure ritagliamo più tempo per dedicarci ad una corsetta nel parco. Il vero allenamento per la mente è dato dallo sport. Infatti l'attività fisica non si limita a rinforzare muscoli, cuore e polmoni, ma migliora anche le prestazioni mentali. Chi è fisicamente attivo mantiene nel tempo, rispetto a chi conduce una vita sedentaria, una migliore autonomia e qualità di vita. Lo studio “Cognitive Performance and Heart Rate Variability: the influence of fitness level”, presso l'Università di Granada, ha coinvolto ventotto ragazzi di età compresa tra i 17 e 29 anni. I ricercatori hanno dimostrato, infatti, che i soggetti che praticano regolarmente sport possiedono maggiori capacità cognitive rispetto a chi è “allergico” alle attività fisiche. Pertanto la locuzione latina “Mens sana in corpore sano” viene confermata ed accreditata dai risultati della ricerca spagnola. Per avere sane le facoltà dell'anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo.Tale affermazione è valida anche pe tutti coloro che sono affetti da patologie degenerative che, grazie all'esercizio fisico, presentano un'evoluzione più lenta e meno invalidante. Purtroppo il suddetto paradigma latino è stato sovvertito dal recente stile di vita caratterizzato da: vita sedentaria dovuta anche dalle “relazioni virtuali”, alimentazione scorretta, uso più frequente di alcool e droghe. Per evitare questo connubio velenoso, gli stessi studiosi consigliano di affidarci al brocardo romano, tralasciando le attuali abitudini logoranti ed inutili.