Politecnico Taranto, Lemma (Pd): “blindare i corsi, ma il Governo riveda il Decreto”
TARANTO - La consigliera regionale del Pd Annarita Lemma comunica che a causa di impegni pregressi è impossibilitata a partecipare alla conferenza stampa convocata per questa mattina dal Pd a Taranto.Seguono alcune considerazioni, una proposta e l’appello ai docenti di Bari.
“La strada è quella giusta. Ma siamo ai primi passi.
Le notizie giunte ieri dalla riunione del Senato Accademico lasciano sperare che Taranto, alla fine, possa spuntarla in questa legittima battaglia di tutela della propria fonte accademica d'eccellenza, il Politecnico.
Ma non basta. Non può bastare.
Il vero problema, a prescindere dall'impegno assunto dalla Giunta, su indirizzo unanime del Consiglio regionale (3 maggio scorso), resta la revisione del Decreto Profumo.
Il Governo Letta deve rimettere mano a quei paletti fissati dal precedente esecutivo, criteri che mettono a rischio la stabilità dell'offerta universitaria ionica.
Il tema, soprattutto a Taranto, richiede impegno costante e preventivo perché si esca dalla logica dell’emergenza che produce solo affanni e scelte provvisorie.
Bisogna invece valorizzare gli impegni e gli sforzi degli enti locali.
E appare evidente come il Senato Accademico, nonostante le ristrettezze del momento, abbia recepito l’azione di spinta pervenuta dal territorio.
La criticità tarantina diventa così punto centrale e di ripartenza: questa provincia, del resto, avverte un bisogno oggettivo di ricerca e innovazione. E il taglio dei corsi del Politecnico, certo, non muoverebbe in questa direzione. Nè si può pensare che Taranto diventi il luogo in cui scaricare le questioni di carattere generale.
Ma il vero problema, lo ripeto, è il Decreto Ministeriale in vigore: va assolutamente rivisto anche alla luce dell’avvenuta revoca dei tagli a suo tempi stabiliti dal governo Monti.
Infine, l’ultimo nodo da sciogliere, stando almeno a quanto emerso dalla riunione del Senato Accademico: per il Corso Magistrale di Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni, a Taranto, è stata richiesta la convocazione straordinaria del Consiglio di Dipartimento.
In quella sede, servirà la rivalutazione dell’offerta formativa. Ma si rende necessaria la disponibilità dei docenti a venire a Taranto.
Dunque, faccio mio l’invito che giunge in queste ore, ai professori, dagli studenti tarantini: riorganizzare gli insegnamenti previsti a Bari affinché si possa trovare spazio e tempo per allestire i corsi di Taranto”.