Processo Mediaset: la Cassazione conferma condanna Berlusconi
ROMA - Questo pomeriggio è stata confermata la condanna a Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione con rinvio alla Corte d’Appello di Milano per rideterminare l’interdizione.
Al momento della sentenza gli avvocati difensori di Berlusconi, Longo e Ghedini, non erano presenti in aula. Berlusconi ha atteso il verdetto a Palazzo Grazioli insieme al vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano. Presente anche Piersilvio Berlusconi, secondogenito del Cavaliere.
La suprema corte ha confermato comunque l'intero impianto accusatorio, relativo a una frode fiscale di circa 7 milioni di euro negli anni 2002 e 2003 ottenuta grazie ai presunti ammortamenti gonfiati di diritti televisivi acquistati verso la metà degli anni 90.
Nessun commento alla decisione della Cassazione anche da parte del procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati che si è limitato a spiegare che «la pena principale è definitiva ed è eseguibile».
Pochi minuti dopo l’emissione della sentenza della corte di Cassazione, Silvio Berlusconi ha riunito nella sua residenza romana, lo stato maggiore del Pdl e i capigruppo di Camera e Senato Renato Schifani e Renato Brunetta, per fare il punto dopo la sentenza che conferma la sua condanna.
Una condanna scontata e inevitabile?
