Audizione trasporti, Giannini: "Domani in Giunta il Piano di riprogrammazione"
BARI - La nota dolente è sempre la stessa: la scarsità di risorse. Tutti i progetti, in qualunque settore nel nostro Paese, rischiano sempre di schiantarsi sulla impossibilità di reperire i mezzi per realizzarli.
Potrebbe essere questa la sintesi delle audizioni che l’assessore ai trasporti, Giovanni Giannini ha tenuto nella quinta Commissione presieduta da Donato Pentassuglia.
“Alla crescita della domanda – ha detto l’assessore Giannini – non ha corrisposto un’offerta adeguata a causa della scarsità di risorse destinate alle Regioni”.
Ma la Regione non molla, si lavora step to step per garantire la continuità dei servizi con l’occhio attento al mantenimento del livello occupazionale.
Uno degli obiettivi del Governo regionale è quello di approdare in tempi brevi ad un gestore unico dei servizi del trasporto pubblico così da eliminare i conflitti improduttivi fra trasporto su gomma e ferro, privilegiando la ferrovia alla strada, anche per una attenzione alla tutela ambientale del territorio.
Domani approda in Giunta regionale il Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario regionale, previsto ai sensi del decreto legge del 2012. Piano che dovrà essere presentato al ministero entro il 26 ottobre.
Gli altri step previsti, ai quali l’assessorato sta lavorando, sono il Piano triennale dei servizi, il nuovo Piano regionale dei trasporti, oltre ad una Carta dei servizi che regoli i diritti ed i doveri degli utenti e dei gestori del trasporto.
L’assessore Giannini comprende le legittime fibrillazioni territoriali “perché effettivamente la scarsità delle risorse hanno ridotto il settore nella impossibilità di nuovi investimenti ed alla paralisi dell’offerta”. “Pur tuttavia – Giannini sottolinea- che alzare in modo strumentale il tono della polemica non serve a nessuno”.
Il quadro normativo di riferimento in materia di trasferimenti di risorse alle Regioni per i servizi di trasporto pubblico locale ha subito recentemente numerose modifiche.
Quelle che riguardano nello specifico il Piano di riprogrammazione che approda in Giunta domani, derivano dalla circostanza che la quota del 10% dei trasferimenti alle Regioni del Fondo nazionale per il trasporto è vincolato al raggiungimento di particolari performance in materia di efficienza ed economicità.
Si tratta in particolare di puntare ad un’offerta efficiente ed economica, al progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi, alla progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei servizi a domanda elevata, alla definizione di livelli occupazionali appropriati e alla previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica.
Il Dpcm del 2013 definisce i criteri per verificare il raggiungimento degli obiettivi suddetti, fra i quali l’incremento annuale del “load factor” (coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico) che sarà misurato ogni tre anni e il mantenimento o incremento dei livelli occupazionali del settore.
Nell’anno 2013 per la Regione Puglia, ha spiegato l’assessore Giannini, la quota del 10% è assicurata a seguito della adozione e trasmissione al Ministero del Piano di riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico locale e ferroviario regionale.
Fra le altre azioni che il Governo regionali si prefigge di porre in essere sono da segnalare, il regolare adeguamento annuale delle tariffe, il contrasto al fenomeno dell’evasione del pagamento del biglietto, il coordinamento degli orari, la promozione della figura della Mobility manager di Ato e di distretto, l’ integrazione tariffaria.
Il presidente Pentassuglia ha chiesto all’assessore Giannini di mantenere un livello di confronto costante con la V Commissione: “abbiamo bisogno di sapere costantemente lo stato dell’arte – ha detto Pentassuglia – perché le fibrillazioni territoriali hanno bisogno di essere stemperate con le notizie sulle azioni reali che il Governo pone in essere per questo settore che ha ricadute così importanti e significative nella vita quotidiana dei cittadini della nostra regione”.
Potrebbe essere questa la sintesi delle audizioni che l’assessore ai trasporti, Giovanni Giannini ha tenuto nella quinta Commissione presieduta da Donato Pentassuglia.
“Alla crescita della domanda – ha detto l’assessore Giannini – non ha corrisposto un’offerta adeguata a causa della scarsità di risorse destinate alle Regioni”.
Ma la Regione non molla, si lavora step to step per garantire la continuità dei servizi con l’occhio attento al mantenimento del livello occupazionale.
Uno degli obiettivi del Governo regionale è quello di approdare in tempi brevi ad un gestore unico dei servizi del trasporto pubblico così da eliminare i conflitti improduttivi fra trasporto su gomma e ferro, privilegiando la ferrovia alla strada, anche per una attenzione alla tutela ambientale del territorio.
Domani approda in Giunta regionale il Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario regionale, previsto ai sensi del decreto legge del 2012. Piano che dovrà essere presentato al ministero entro il 26 ottobre.
Gli altri step previsti, ai quali l’assessorato sta lavorando, sono il Piano triennale dei servizi, il nuovo Piano regionale dei trasporti, oltre ad una Carta dei servizi che regoli i diritti ed i doveri degli utenti e dei gestori del trasporto.
L’assessore Giannini comprende le legittime fibrillazioni territoriali “perché effettivamente la scarsità delle risorse hanno ridotto il settore nella impossibilità di nuovi investimenti ed alla paralisi dell’offerta”. “Pur tuttavia – Giannini sottolinea- che alzare in modo strumentale il tono della polemica non serve a nessuno”.
Il quadro normativo di riferimento in materia di trasferimenti di risorse alle Regioni per i servizi di trasporto pubblico locale ha subito recentemente numerose modifiche.
Quelle che riguardano nello specifico il Piano di riprogrammazione che approda in Giunta domani, derivano dalla circostanza che la quota del 10% dei trasferimenti alle Regioni del Fondo nazionale per il trasporto è vincolato al raggiungimento di particolari performance in materia di efficienza ed economicità.
Si tratta in particolare di puntare ad un’offerta efficiente ed economica, al progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi, alla progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei servizi a domanda elevata, alla definizione di livelli occupazionali appropriati e alla previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica.
Il Dpcm del 2013 definisce i criteri per verificare il raggiungimento degli obiettivi suddetti, fra i quali l’incremento annuale del “load factor” (coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico) che sarà misurato ogni tre anni e il mantenimento o incremento dei livelli occupazionali del settore.
Nell’anno 2013 per la Regione Puglia, ha spiegato l’assessore Giannini, la quota del 10% è assicurata a seguito della adozione e trasmissione al Ministero del Piano di riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico locale e ferroviario regionale.
Fra le altre azioni che il Governo regionali si prefigge di porre in essere sono da segnalare, il regolare adeguamento annuale delle tariffe, il contrasto al fenomeno dell’evasione del pagamento del biglietto, il coordinamento degli orari, la promozione della figura della Mobility manager di Ato e di distretto, l’ integrazione tariffaria.
Il presidente Pentassuglia ha chiesto all’assessore Giannini di mantenere un livello di confronto costante con la V Commissione: “abbiamo bisogno di sapere costantemente lo stato dell’arte – ha detto Pentassuglia – perché le fibrillazioni territoriali hanno bisogno di essere stemperate con le notizie sulle azioni reali che il Governo pone in essere per questo settore che ha ricadute così importanti e significative nella vita quotidiana dei cittadini della nostra regione”.