Il venerdì nero di Roma

ROMA - Sale sempre più la tensione nella Capitale dopo il fermo di due persone identificate nel centro storico dalla polizia che hanno precedenti per terrorismo nel loro Paese mentre altri due erano stati gia' stati sottoposti a controlli in occasione di manifestazioni no Tav in val di Susa. Cinque francesi, al momento del controllo, non avevano con se' telefoni cellulari, forse per non essere intercettati. Per tutti e cinque, considerati black bloc, e' stato disposto l'allontanamento dall'Italia. Intanto continuano i controlli di polizia e carabinieri lungo l'itinerario interessato dalla manifestazione di oggi.

Gli agenti del Commissariato San Lorenzo hanno bloccato e controllato un furgone sospetto in viale Regina Elena: all'interno, sono stati rinvenuti manganelli retrattili, alcune buste di biglie di vetro appena acquistate, un martello frangivetro e vario materiale per l'attacchinaggio.

In corso gli accertamenti nei confronti del conducente del mezzo che e' risultato avere vari precedenti specifici. Nella serata di ieri personale dell'Arma, sempre in viale Regina Elena, vicino all'Universita', ha rinvenuto tre estintori; in via Prenestina, durante la notte, e' stato denunciato un 24enne italiano, trovato in possesso di una mazza da baseball nascosta all'interno del bagagliaio della sua auto.

"Mi auguro che ci sia saggezza anche e soprattutto da parte dei manifestanti, che indichino tutto cio' che ritengono debba essere indicato ma anche ci aiutino ad isolare eventuali comportamenti irresponsabili", ha affermato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine della presentazione ai Musei Capitolini di una ricerca sulla tratta di esseri umani.

Il corteo Cobas, la 'marcia' No Tav e il big-match Roma-Napoli. La Capitale si prepara a una due giorni ad alta tensione, con 4.000 uomini delle forze dell'ordine schierati nei punti nevralgici della citta'. Gli organizzatori dei cortei di oggi e domani a Roma vogliono evitare che si parli solo come un problema di ordine pubblico, ma nessuno puo' nascondere che il rischio di disordini esista: non a caso si e' posto il problema di una deviazione della manifestazione di sabato laddove lambisce degli uffici della Banca d'Italia. Ma il percorso e' comunque stato autorizzato.

Su twitter le parole chiave sono #19o, #assedio, #sollevazione: in rete circola un manuale di autodifesa digitale per "comunicare modalita' sicura attraverso lo smartphone", "salvaguardare la propria sicurezza e quella di chi sta fianco in un corteo", documentare le azioni o "registrare su nastro gli abusi commessi dalle forze di polizia". Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, assicura che sara' in azione un'unita' di crisi permanente, coordinata dal gabinetto del sindaco, per seguire, in stretto contatto con il ministero dell'Interno, tutto quello che accade in citta'. "Sono preoccupato positivamente - ha affermato - nel senso che si tratta di un impegno straordinario per la citta' e per la polizia locale di Roma".

Saranno schierati almeno 4mila uomini delle forze dell'ordine, verranno rimosse auto e cassonetti, controllati tombini e cestini, chiuse alcune strade, protette le sedi istituzionali. Nessuno e' in grado di sapere quante persone scenderanno in piazza: per oggi l'Usb riferisce che sono stati organizzati circa 100 pullman provenienti da tutta Italia. Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas, si aspetta "20-30 mila persone". Parecchie centinaia si accamperanno a piazza San Giovanni: qui saranno allestiti gli "speakers' corner" (gazebo di dibattito tematici) e dalle ore 20 il palco dove si esibiranno Banda Bassotti, 99 Posse, Ascanio Celestini, Assalti Frontali, Banda Popolare dell'Emilia Rossa. I protagonisti della "accampata" marceranno con gli altri che nel frattempo saranno arrivati da tutta Italia per il corteo promosso dai movimenti per la casa e l'acqua pubblica, no Tav e no Muos, e contro le discariche, seguendo un percorso simile ma inverso nella direzione.

Il corteo dei militanti Usb, Cobas, Cub (che ha l'adesione di Snater, OR.S.A. Scuola Universita' e Ricerca, Sindacato Siae, Usi e Unicobas) partira' da piazza della Repubblica e percorrera' via Cavour, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, per approdare in piazza San Giovanni. Il corteo di oggi andra' da San Giovanni a piazza della Repubblica, "assediera'" il ministero dell'Economia, per arrivare poi a Porta Pia e "accamparsi" difronte al ministero delle Infrastrutture: i manifestanti chiederanno un incontro per avviare una trattativa contro gli sfratti e per destinare a politiche sociali gli stanziamenti delle grandi opere.