"La crisi dell'Oncologico era ampiamente annunciata"
BARI - “La crisi dell’Istituto Oncologico di Bari, in cui lunghissime liste d’attesa si accompagnano a conti pesantemente in rosso, è una inevitabile conseguenza, da noi ampiamente prevista ed annunciata, della inadeguatezza e della ferraginosità di un modello organizzativo palesemente destinato al fallimento.Abbiamo detto in tempi non sospetti, e amaramente constatiamo oggi, che non si possono scaricare su una dotazione minimale di posti-letto i costi di una struttura concepita per ben altre dimensioni, ivi compreso un management oggi pletorico, in ragione di un ruolo di eccellenza sovra-regionale al quale dovrebbe essere chiamato un Istituto a carattere scientifico.
Ciò detto, non si può non rilevare la condizione pre-fallimentare e di abbandono in cui, ad onta dell’eroica dedizione degli operatori, versano tutti quelli che dovrebbero essere i riferimenti strategici per la Puglia e segnatamente la Bari del futuro.
Dovunque Vendola e compagni, spesso insieme ad Emiliano, hanno messo le mani, oggi restano soltanto debiti, macerie, risorse sprecate e distrutte, potenzialità perdute.
Mentre a noi non resta che rammentare le tante denunce, i tanti appelli, le tante richieste di notizie e chiarimenti, le tante proposte costruttive e lungimiranti dispersesi nel vento, nella sordità totale di un presidente e di un Governo regionale sempre in tutt’altre faccende affaccendati”.
A riferirlo in una nota il presidente del Gruppo consiliare PDL-FI Ignazio Zullo.