“Occupare abusivamente un immobile pubblico che si chiami villa Roth o caserma Rossani è un reato”
BARI - “La Legalità è un valore, la cui inosservanza comporta violazione del Codice Penale! Per tal ragione non può essere soggetta ad interpretazioni di parte (politiche) ne essere in alcun modo strumentalizzata per propaganda elettorale.Occupare abusivamente un immobile di proprietà pubblica che si chiami Villa Roth o Caserma Rossani è un reato! Un reato che, secondo quanto previsto dal Codice penale, è addirittura più grave dell’occupazione di una proprietà privata, dato che mina il bene comune che le istituzioni hanno il dovere di tutelare, trattandosi nello specifico di una proprietà di pubblica appartenenza, quindi di tutti i cittadini.
Non a caso, mentre per l’occupazione di un immobile privato il proprietario può procedere solo per querela, per l’occupazione di un immobile pubblico vi è l’obbligo giuridico della procedura d’ufficio. L’ufficiale pubblico (il funzionario o il politico che rappresenta i cittadini), peraltro, in caso di mancata denuncia, incorrerebbe a sua volta nel reato di omissione d’atti d’ufficio.
Ritengo che il Sindaco di Bari, da magistrato, conosca perfettamente le norme vigenti in materia, tenuto conto anche di provvedimenti da lui stesso adottati, attraverso i quali è intervenuto per lo sgombero di immobili di proprietà comunale, anche senza l’intervento della magistratura.
A maggior ragione sono rimasto a dir poco sconcertato per le testimonianze si solidarietà che sia l’assessore del Comune di Bari, Fabio Losito, sia il deputato e candidato sindaco Antonio Decaro, hanno addotto ai ragazzi che hanno occupato l’ex Caserma Rossani. Con l’avallare l’occupazione di uno spazio pubblico, infatti, non soltanto si rischia di configurare un reato, ma si rischia anche di incorrere in un pericoloso precedente dal punto di vista di ordine pubblico.
Si può solidarizzare e agire per migliorare le condizioni di disagio delle fasce più deboli, non incitare i più deboli a commettere reati.
Qualora si fosse trattato realmente solo di indigenti. Al contrario, però, dalle indagini effettuate dalla Digos è emerso non soltanto che l’occupazione è avvenuta da parte di ‘soggetti appartenenti a centri sociali e gravitanti nell’area di protesta di sinistra’, ma anche che, oltre ad essere finalizzata ‘a trasformare lo stabile nella sede operativa di un gruppo dedito a promuovere iniziative(non sempre pacifiche colte a denunciare le ingiustizie sociali e lo sfruttamento dei più deboli da parte di istituzioni pubbliche e private’, ha portato a condotte delittuose che denotano l’inclinazione degli autori all’utilizzo parassitario di spazi e risorse (furto di materiale in ghisa e ferro dall’interno della struttura e successiva vendita per autofinanziamento, uso abusivo e fraudolento di acqua ed energia elettrica, anche dal contatore collocato sul muro perimetrale e di pertinenza dell’Istituto De Lilla).
Dovremmo ricordare quindi al Sindaco “magistrato” Emiliano, al “suo” candidato sindaco Decaro ed all’assessore Losito, che le leggi vanno sempre e comunque rispettate, perché, come pure Platone affermava, adempiere alle stesse è un atto di Giustizia”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale de “I Pugliesi”, Davide Bellomo.
Tags:
Politica locale
Sentir parlare di rispetto della legalità da parte di chi, per anni, l'ha infranta, non solo a livello locale ma nazionale, mi fa sorridere. Detto questo, questo denigrare è un azione politica, dovuta a interessi economici di pochi. Se la Caserma Rossani è un bene pubblico, sin ora c'è stato precluso, quindi l'opera di riapertura dello spazio è nell'interesse dei cittadini. Per quanto riguarda la luce, vengono utilizzati dei generatori, mentre per l'acqua i cittadini stanno portando damigiane a sostegno delle iniziative. Nessun furto nè azione illegale, ma solo buone iniziative per tutto il quartiere, la città , le persone.
RispondiElimina