La Puglia in Più, a Cerignola il dibattito conclusivo della tappa foggiana
FOGGIA - "Guai se la politica non facesse ogni tanto un pit stop, se non misurasse l'impatto delle misure attuate, se non mantenesse vivo il rapporto con le comunità ed i territori. Questo il senso di un tour che, anche qui nel foggiano, ci ha restituito l'immagine di una realtà straordinariamente ambiziosa e ricca di potenzialità".
Così Dario Stefàno ha aperto il dibattito serale che ha concluso la tappa foggiana de La Puglia in più, la campagna itinerante nelle province pugliesi.
"Chi fa politica e si misura con l’esercizio del governo - ha proseguito Stefàno - ha bisogno, ma anche il dovere, di tenere accesa la dimensione del rapporto diretto con le persone in carne ed ossa. Quello che ti dice senza veli e mediazioni se stai sbagliando strada o se invece devi aggiustare il tiro. Quello che ti dà la possibilità di entrare nel vivo delle realtà produttive e sociali per respirarne la stessa aria, capace di riossigenare la capacità di leggerne i bisogni e le aspettative. Il tour anche qui a Foggia e nella sua provincia ci sta consegnando molte conferme e una voglia straordinaria di proseguire con la innovazione delle politiche regionali che in questi anni di governo a guida Vendola hanno capovolto completamente la percezione della Puglia. Ma anche di accompagnare la comunità a superare quelle criticità storiche che in un certo senso sono un freno alle stesse ambizioni del territorio foggiano".
Diverse le realtà incontrate nella tappa foggiana, tra cui Manfredonia, dove si è svolto un incontro con i pescatori, l'azienda agricola di Beppe Zullo ad Orsara di Puglia, il distretto agroalimentare DARE e la cooperativa Futuragri di Foggia, e alcune delle aziende agricole del territorio dove la produzione è declinata su tipicità e qualità.
Il dibattito serale, nella sala dell’ex opera Piano – San Rocco di Cerignola, moderato dal giornalista Tito Manlio Altomare, ha visto in primo piano le storie dell’associazione “Cerignola Nostra “ con il presidente Giuseppe Patruno e del Consorzio di tutela oliva da mensa DOP La Bella Daunia cultivar “Bella di Cerignola” con il direttore Giuseppe Dibisceglie, che hanno raccontato le rispettive storie di valorizzazione delle radici locali, delle identità produttive e culturali che rendono il territorio foggiano un unicum ed una una realtà proiettata verso il futuro.
"Quel futuro - ha sottolineato ancora Stefàno - che non appartiene ad un altro mondo, ma è qui a portata di mano, fatto di prospettive concrete di crescita e sviluppo, grazie alle politiche regionali coraggiose ed ambiziose che in questi anni hanno inequivocabilmente puntato sulla valorizzazione delle nostre risorse".
Così Dario Stefàno ha aperto il dibattito serale che ha concluso la tappa foggiana de La Puglia in più, la campagna itinerante nelle province pugliesi.
"Chi fa politica e si misura con l’esercizio del governo - ha proseguito Stefàno - ha bisogno, ma anche il dovere, di tenere accesa la dimensione del rapporto diretto con le persone in carne ed ossa. Quello che ti dice senza veli e mediazioni se stai sbagliando strada o se invece devi aggiustare il tiro. Quello che ti dà la possibilità di entrare nel vivo delle realtà produttive e sociali per respirarne la stessa aria, capace di riossigenare la capacità di leggerne i bisogni e le aspettative. Il tour anche qui a Foggia e nella sua provincia ci sta consegnando molte conferme e una voglia straordinaria di proseguire con la innovazione delle politiche regionali che in questi anni di governo a guida Vendola hanno capovolto completamente la percezione della Puglia. Ma anche di accompagnare la comunità a superare quelle criticità storiche che in un certo senso sono un freno alle stesse ambizioni del territorio foggiano".
Diverse le realtà incontrate nella tappa foggiana, tra cui Manfredonia, dove si è svolto un incontro con i pescatori, l'azienda agricola di Beppe Zullo ad Orsara di Puglia, il distretto agroalimentare DARE e la cooperativa Futuragri di Foggia, e alcune delle aziende agricole del territorio dove la produzione è declinata su tipicità e qualità.
Il dibattito serale, nella sala dell’ex opera Piano – San Rocco di Cerignola, moderato dal giornalista Tito Manlio Altomare, ha visto in primo piano le storie dell’associazione “Cerignola Nostra “ con il presidente Giuseppe Patruno e del Consorzio di tutela oliva da mensa DOP La Bella Daunia cultivar “Bella di Cerignola” con il direttore Giuseppe Dibisceglie, che hanno raccontato le rispettive storie di valorizzazione delle radici locali, delle identità produttive e culturali che rendono il territorio foggiano un unicum ed una una realtà proiettata verso il futuro.
"Quel futuro - ha sottolineato ancora Stefàno - che non appartiene ad un altro mondo, ma è qui a portata di mano, fatto di prospettive concrete di crescita e sviluppo, grazie alle politiche regionali coraggiose ed ambiziose che in questi anni hanno inequivocabilmente puntato sulla valorizzazione delle nostre risorse".
