“Acqua a prezzo unico per tutti i cittadini della Puglia”

“Il problema della gestione dell’acqua nella nostra Regione si sta rivelando finalmente di interesse pubblico, una questione finalmente inserita nell’agenda politica regionale”. Lo sostiene in una nota il Consigliere regionale MeP, Antonio Martucci, che in questi mesi, da solo, ha sostenuto la necessita di una riorganizzazione dei servizi di gestione e distribuzione dell’acqua sia sul fronte della fornitura consorziale, che su quello dell’Acquedotto pugliese per la distribuzione dell’acqua potabile.
“Gli aumenti stabiliti dall’Autorità idrica pugliese – dice Martucci – rappresentano l’ennesima mannaia che si abbatterà sulle teste dei cittadini. Solo una manovra di ingegneria finanziaria da parte della Regione potrà scongiurare nell’immediato aumenti esagerati sulle bollette. Quantomeno – dice il Consigliere del MeP – siamo riusciti ad aprire una discussione su questo problema ed ora anche i colleghi Consiglieri ritengono prioritaria questa questione”.
“ Aqp necessita di 200 milioni di fondi per garantire gli investimenti previsti sino al 2018, data di scadenza del suo contratto di gestione. Per evitare salassi del 30% di aumenti sulle bollette è necessaria l’erogazione di fondi pubblici che limiterebbero gli aumenti per i cittadini a soli 6 punti percentuali”.
“Guadagnando almeno un altro punto percentuale sulle bollette – aggiunge Martucci - si potrebbe diminuire l’intervento su Aqp e distribuire una parte di quei 200 milioni ai Consorzi di bonifica con l’obiettivo di ridurre anche le bollette nel settore agricolo. Resta ferma la necessità di procedere con l’abolizione dei Consorzi, proprio per tutelare l’esigenza di un più equo trattamento tariffario tra i cittadini pugliesi, garantendo comunque la rioccupazione e i posti di lavoro dei dipendenti dei Consorzi”.
“È necessario infine – conclude Martucci – che le responsabilità di bonifica e dei relativi costi passino nelle more della gestione dei Comuni, per una più oculata gestione delle risorse che la Regione mette a disposizione, affinché diventino essi stessi responsabili delle proprie infrastrutture idriche. Il risultato da raggiungere deve essere quello di un prezzo unico, equo ed uguale per tutti i cittadini della Puglia”.