Renzi, 'domani non sarò a Parigi'. In arrivo lettera Ue
ROMA - "Domani non sarò a Parigi" al vertice del Pse, in quanto per la mattinata sono previsti l' "incontro con le Regioni e il Consiglio dei ministri". A sostenerlo il premier Matteo Renzi entrando in Senato. Il premier, a quanto si apprende, volerà quindi direttamente a Bruxelles.
Il Consiglio europeo che si apre domani, ha aggiunto Renzi, è "l'ultimo della stagione precedente" e "le questioni principali oggetto della discussione con i partner europei, sollecitate e stressate dalla presidenza italiana, troveranno pieno compimento con la nuova commissione".
Il Consiglio europeo che si apre domani, ha aggiunto Renzi, è "l'ultimo della stagione precedente" e "le questioni principali oggetto della discussione con i partner europei, sollecitate e stressate dalla presidenza italiana, troveranno pieno compimento con la nuova commissione".
"In queste ore - ha proseguito il premier - a fronte di rilievi sempre fatti rispetto alla legge di stabilità si dice 'arriva la lettera della Ue', cosa che fa evocare chissà quali procedure, messaggi o minacce". Ma tutto questo "è naturale", come è "naturale che l'Italia sia protagonista con la propria voce" senza "diktat esterni".
Investimenti - "La grande vittoria di questi mesi" per l'Italia "è stata proporre e imporre un piano di investimenti da 300 miliardi, primo segno di attenzione della realtà istituzionale alla crescita e non solo alla austerità". Lo afferma il premier Matteo Renzi intervenendo in Aula al Senato.
Gas e energia - Bisogna diversificare gli approvvigionamenti di gas e energia che non possono più essere solo attraverso la direttrice "est-ovest ma si devono sviluppare nella direttrice nord-sud" attraverso una serie di accordi con i Paesi africani. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Senato. "Sta qui una parte della nostra scommessa sul tentativo di fare dell'Africa un luogo di sviluppo", ha aggiunto.
Rigore - "Nell'ultimo Consiglio Ue per la prima volta è tornata la parola crescita, dopo un dibattito acceso con gli olandesi e gli altri artefici del rigore. E' non rinviabile una discussione su come l'Europa vuole provare a uscire dai margini stretti del rigore per impostare una strategia" di crescita. Così il premier Matteo Renzi.
Eurozona - "Non c'è un problema solo italiano ma dell'intera area euro, che è oggi la cenerentola dello sviluppo mondiale". Così il premier Matteo Renzi in Senato, sottolineando che i Paesi europei sono "molto deficitari" a livello economico.
Investimenti - "La grande vittoria di questi mesi" per l'Italia "è stata proporre e imporre un piano di investimenti da 300 miliardi, primo segno di attenzione della realtà istituzionale alla crescita e non solo alla austerità". Lo afferma il premier Matteo Renzi intervenendo in Aula al Senato.
Gas e energia - Bisogna diversificare gli approvvigionamenti di gas e energia che non possono più essere solo attraverso la direttrice "est-ovest ma si devono sviluppare nella direttrice nord-sud" attraverso una serie di accordi con i Paesi africani. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Senato. "Sta qui una parte della nostra scommessa sul tentativo di fare dell'Africa un luogo di sviluppo", ha aggiunto.
Rigore - "Nell'ultimo Consiglio Ue per la prima volta è tornata la parola crescita, dopo un dibattito acceso con gli olandesi e gli altri artefici del rigore. E' non rinviabile una discussione su come l'Europa vuole provare a uscire dai margini stretti del rigore per impostare una strategia" di crescita. Così il premier Matteo Renzi.
Eurozona - "Non c'è un problema solo italiano ma dell'intera area euro, che è oggi la cenerentola dello sviluppo mondiale". Così il premier Matteo Renzi in Senato, sottolineando che i Paesi europei sono "molto deficitari" a livello economico.
